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Travolto e ucciso con la bici, indagato Ape

Non c’è pace per Michele Rossi: dopo il giallo dei due cadaveri che sarebbero spariti dal suo terreno, la tragedia sulla strada del Poggiale dov’è morto un uomo di 72 anni
L’auto di Ape distrutta dopo l’incidente

GROSSETO. Sul lunotto posteriore della vecchia Opel Cadett verdolina c’è scritto “L’omino delle roulotte”. È una firma quella che Michele Rossi, 54 anni, ha messo sulla sua auto colorata con le farfalle e i fiori, omaggio al genio incompreso di Freak Antoni. Mercoledì 31 maggio, alle 15.10, Ape a bordo della sua auto stava andando a fare alcuni lavoretti. Dalla strada del Pollino, aveva svoltato sulla strada del Poggiale, in direzione di Principina Terra. 

Lì c’è l’attraversamento della pista ciclabile, lì un 72enne originario di Roccalbegna che abita a Grosseto con la madre anziana ha attraversato la strada. Rossi ha visto il parabrezza della sua vecchia auto diventare nero. Ha frenato, il corpo del ciclista è stato sbalzato via, il cruscotto è andato in frantumi. 

L’anziano è morto sul colpo, nella fossetta al lato della strada. Ape è rimasto ferito a una mano ed è stato portato all’ospedale. 

La tragedia all’incrocio maledetto

La tragedia si è consumata in pochi attimi, all’incrocio tra la pista ciclabile e la strada del Poggiale. Il settantaduenne era in sella alla sua Bianchi quando ha attraversato la strada. Ci sono le strisce pedonali, in quel punto, ma chi arriva dalla pista ciclabile ha di fronte a sé lo stop. Rossi viaggiava in direzione di Principina Terra, quando si è trovato il ciclista di fronte. Lo scontro è stato violentissimo, tanto che anche il tettino della vecchia auto di Ape si è piegato. 

 

 

 
 
 
 
 
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Un agente della polizia municipale che abita poco lontano, ha sentito il colpo ed è corso subito lì.

Amerigo Cinelli era a terra, in una pozza di sangue, Rossi aveva una ferita vistosa a una mano ed era sotto choc. È arrivato subito anche il suo avvocato, Livio Sammatrice

In quel punto, un anno fa, è stato investito e ucciso un altro ciclista. A testimoniare il dolore dei familiari, un mazzo di fiori lasciato sul ponticino

Ape indagato per omicidio stradale

Rossi ha chiesto subito agli agenti della polizia municipale che sono intervenuti per i rilievi, di essere sottoposto all’alcoltest. «Ho bevuto solo un succo d’arancia», ha detto. Il test però gli è stato fatto una volta arrivato all’ospedale Misericordia, dov’è stato ricoverato sotto osservazione. 

Il cinquantaquattrenne è indagato per omicidio stradale e la sua auto è stata messa sotto sequestro. 

Sulla strada del Poggiale, dov’è arrivata l’ambulanza della Croce Rossa e Pegaso 2, che non è nemmeno atterrato, per ore sono rimasti i segni della tragedia: una scarpa e il berrettino che Cinelli indossava mentre era sulla sella della sua bici. Più avanti, la ruota della Bianchi, schizzata dall’altra parte della strada rispetto alla bici che è finita addosso al corpo del settantaduenne. 

Un pezzo di occhiali da sole, qualche bullone: mentre il cielo si stava rannuvolando e prometteva pioggia, gli agenti della polizia municipale hanno continuato a fare i rilievi e a segnare con il gesso bianco tutte le misure di quella tragedia. 

La tragedia dopo il giallo dei due cadaveri

L’auto di Ape a pochi metri dal corpo del ciclista, sembrava il dettaglio della pagina di un romanzo noir scritto male. Michele Rossi dieci giorni fa è finito al centro di un giallo ancora tutto da decifrare, quello dei due cadaveri che sarebbero stati visti nel terreno che il cinquantaquattrenne coltiva. Cadaveri scomparsi che sono costati all’uomo un avviso di garanzia per distruzione e occultamento di cadavere. 

Da subito ha detto di non entrarci nulla, con quei due corpi. Mercoledì 31 maggio, Ape è salito su una delle sue vecchie auto per andare a fare un lavoretto nella zona di Principina Terra. Su quell’incrocio, però, il suo destino si è incrociato con quello di Cinelli, che stava facendo un giro in bici. L’anziano ha avuto la peggio: il suo corpo è stato caricato sul furgone della San Lorenzo servizi e portato all’obitorio, a disposizione della Procura che dovrà decidere se disporre o meno l’autopsia

Originario di Roccalbegna, Cinelli viveva a Grosseto con l’anziana madre. Non era sposato, non aveva figli. Sono arrivati alcuni parenti da Cana per dirle che era sopravvissuta a suo figlio, rimasto ucciso durante una delle passeggiate in bici che amava tanto. 

 

 

 

Autore

  • Francesca Gori

    Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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