Terme di Saturnia: «Niente villette, ma intervento migliorativo» Skip to content

Terme di Saturnia: «Niente villette, ma intervento migliorativo»

Terme di Saturnia: «Nessuno ci usi per le battaglie politiche. Il progetto era stato approvato da Galli quando era sindaco»
Il rendering di come verranno le 25 nuove stanze alle Terme di Saturnia
Il rendering di come verranno le 25 nuove stanze alle Terme di Saturnia

SATURNIA. Nessuna villetta, ma un intervento che va a migliorare il paesaggio, peraltro approvato dall’amministrazione precedente, quando Rossano Galli era sindaco e non all’opposizione come adesso. Terme di Saturnia risponde per le rime alle accuse dell’opposizione in consiglio a Manciano. Spiegando in cosa consiste il progetto. E chiedendosi come mai Galli è ora contrario a una cosa da lui approvata anni fa e che, quindi, dovrebbe ben conoscere.

Terme di Saturnia: «Galli cambia idea dopo aver approvato da sindaco»

«Terme di Saturnia non ha in programma di realizzare alcuna “villetta”, ne’ alcuna “colata di cemento” – scrivono  dalla Terme -, concetti totalmente estranei alla cultura di sviluppo della attuale gestione e dei trend di mercato. Il piano attuativo varato dalla giunta dell’ex sindaco Rossano Galli, oggi all’ opposizione, come la consigliera dottoressa Hannah Lesch, che appare protagonista delle dichiarazioni, dettava la previsione di n. 25 stanze di resort in località La Stellata, con obbligo di demolire alcuni edifici, tra i quali un grande casale esistente, che hanno un impatto negativo sull’ambiente».

La delibera del 2003 che approvava le 25 nuove stanze
La delibera del 2003 che approvava le 25 nuove stanze

«Si legga bene dunque: la costruzione di 25 nuove stanze del resort è stata inquadrata proprio nell’ottica di miglioramento visivo, ovvero di riduzione dell’impatto ambientale di costruzioni preesistenti. Non sembra proprio quindi un atto di edilizia imponderata, sembrano piuttosto imponderate certe dichiarazioni; peraltro tutte le nuove stanze saranno realizzate in materiali naturali e senza “cemento” in linea con gli standard Leed Platinum, il top mondiale di rispetto dell’ambiente; tale logica aziendale è già applicata a Milano nel Progetto Reinventing The City – Terme di San Siro nelle famose Scuderie De Montel, ad impatto zero, e che sarà realizzato e gestito da Terme di Saturnia».

«Perché si dà seguito a quella delibera solo adesso? Perché una lunga crisi aziendale della gestione precedente (nota a tutti) e la successiva crisi Covid, cui l’attuale direzione, i lavoratori e gli azionisti hanno reagito con grande impegno, hanno impedito negli anni scorsi la realizzazione di questo intervento varato dall’Amministrazione Galli, cui certamente non sarà bastato cambiare lato dei banchi consiliari per rinnegare quanto già approvato».

«Stupisce infine notare quanto sia di tenore diverso l’intervento della consigliera Hannah Lesch in questo caso, rispetto ad altri episodi di progetti quantomeno “singolari” per i quali è sembrata distratta, sicuramente silenziosa. La richiesta di realizzare le 25 stanze, previste dagli strumenti urbanistici, è stata presentata il 4 settembre e in questi 6 mesi gli istituti di confronto sono stati sempre assolutamente aperti».

Il progetto
Il progetto

«Non corretta inoltre la notazione sull’assenza di perequazioni: siamo come ogni altro sottoposti al pagamento di oneri di urbanizzazione, leva importante per i bilanci comunali, a beneficio delle opere e dei servizi per i suoi cittadini. Peraltro Terme di Saturnia paga al Comune la più alta tassa di concessione mineraria d’Italia in assoluto, oltre cospicue tasse di soggiorno».

L'area com'è adesso, con gli edifici che saranno demoliti
L’area com’è adesso, con gli edifici che saranno demoliti

Le 25 stanze aiutano a destagionalizzare il turismo

«Terme di Saturnia è un’eccellenza mondiale grazie all’impegno dei lavoratori e degli azionisti, investe in marketing del territorio – senza distinzioni- e lo dimostrano le participazioni a tutti gli eventi mondiali sul turismo , attrae oltre 200.000 presenze all’anno, alimenta agriturismi, ristoranti. Nello specifico le 25 stanze saranno funzionali al lancio del campo da golf (finora grave onere gestionale) attivando un circuito di Golf Clinic europeo invernale, aiutando la destagionalizzazione del territorio».

«Auspichiamo dunque un confronto sereno e continuo sempre con amministrazione attiva ed opposizione a tutti i livelli, come avviene negli altri 6 Comuni nei quali Terme di Saturnia opera in Italia, e non accettiamo di essere “utilizzati” per battaglie politiche, soprattutto se in presenza di informazioni parziali o errate, che in qualche modo possono confondere l’opinione pubblica danneggiando tutto il territorio».

La zona a sud del campo da golf dove sono previste le 25 stanze
La zona a sud del campo da golf dove sono previste le 25 stanze

Intanto il via libera slitta in consiglio comunale

Il piano attuativo, che era previsto in consiglio comunale oggi, 20 febbraio, è slittato al prossimo per un vizio di forma, nella comunicazione ai consiglieri. 

«Esprimiamo soddisfazione per l’andamento del consiglio comunale – dice lo stesso Rossano Galli -, il punto riguardante il piano attuativo delle Terme di Saturnia è stato ritirato dall’ordine del giorno per incompletezza degli atti inviati a tutti i consiglieri comunali. La segnalazione di vizio formale da noi avanzata denota la mancanza assoluta di una semplice lettura degli atti da parte di
tutti i consiglieri di maggioranza e soprattutto del controllo da parte dell’assessore all’urbanistica Marco Galli».

«Attraverso la stampa apprendiamo che la risposta alle nostre preoccupazioni per l’equilibrio del territorio e alla critica mossa nei confronti del sindaco e della sua giunta, sia seguito il silenzio assoluto dello stesso sindaco e della stessa giunta e abbia invece risposto in maniera inusuale il privato. Vogliamo ricordare che, nel momento in cui si cita una storia, bisogna rappresentarla tutta e non decontestualizzare solamente alcuni passaggi».

«Ogni amministratore ha l’obbligo di assumersi la responsabilità dei propri atti, chiediamo quindi al sindaco Morini e all’assessore Galli di affermare un’unica verità: l’iniziativa di portare in consiglio comunale tale argomento è solamente la loro».

Il consiglio è stato riconvocato per lunedì prossimo, 27 febbraio.

«C’è stato un disguido perché mancava un allegato sui 21 del progetto – spiega l’assessore Marco Galli -, nel trasmetterlo, molto corposo, non è passato. Quindi è stato giusto rinviare. Ma il progetto è pronto, peraltro previsto dagli strumenti urbanistici del 1998, poi andati in variante nel 2003. Insomma, è un’operazione che da 25 anni è prevista. Ma spiegheremo tutto dopo il via libera al piano attuativo».


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