Suolo pubblico, come rinnovare. Stop alle agevolazioni Covid Skip to content

Suolo pubblico, come rinnovare. Stop alle agevolazioni Covid

Scade il 30 giugno il termine per chiedere il rinnovo della concessione. Ancora in vigore l’aumento degli spazi, alle stesse tariffe
Suolo pubblico, una veduta di piazza del Sale a Grosseto
Suolo pubblico, una veduta di piazza del Sale a Grosseto

GROSSETO. Il  30 giugno prossimo scade il termine per poter richiedere la concessione del suolo pubblico a servizio delle attività commerciali, scaduta lo scorso 31 dicembre 2022

Con l’avvio della stagione estiva, le attività commerciali hanno la naturale vocazione di poter offrire i propri servizi alla clientela.

In questo senso, il Comune di Grosseto ha recepito e favorito il percorso di rilascio di concessione del suolo pubblico, riducendo al minimo la burocrazia e ritenendo sufficiente l’espressione di una volontà presentata attraverso il relativo modulo e una Pec che eventualmente potrà essere integrata successivamente.

Fino al 30 giugno p.v., infatti, attraverso l’invio, tramite Pec (posta certificata), dell’apposito modulo scaricabile QUI (modulo richiesta suolo pubblico) al Comune di Grosseto, il richiedente potrà presentare la domanda di rinnovo della concessione di suolo pubblico scaduta, senza ricadere negli esprimi di reato dell’occupazione abusiva del suolo pubblico.

Con una semplice domanda, sia pure presentata entro 180 giorni di scadenza della concessione, si può rientrare nei termini previsti dal regolamento consiliare, con il pagamento di una penale aggiuntiva. 

Possibile estendere il suolo pubblico, alle stesse tariffe

L’Amministrazione comunale rappresenta, altresì, che è possibile continuare ad usufruire dell’ulteriore superficie del suolo pubblico concessa gratuitamente durante il periodo Covid, fino al rispetto del limite previsto dalla normativa attualmente in vigore, inviando comunque lo stesso modulo (modulo richiesta suolo pubblico) tramite Pec.

Per tale superficie tornano in essere, dopo le gratuità Covid, gli importi tariffari vigenti da applicarsi a tutta l’area occupata. Tariffe, peraltro, già contenute anche a fronte di un confronto con le altre amministrazioni comunali.

SCARICA LE TARIFFE DEL SUOLO PUBBLICO 2023

La fissazione del termine postumo del 30 giugno per richiedere il suolo pubblico rappresenta dunque un ulteriore strumento messo in atto dal Comune per favorire il percorso di dialogo con chi opera commercialmente nel nostro territorio. 

In questo senso, l’Amministrazione comunale garantisce parità di trattamento per chiunque si trovi ad operare con la stessa, nel rispetto delle normative vigenti. L’occupazione abusiva di suolo pubblico, disciplinata dall’ex art. 633 del codice penale, non può in alcun modo essere tollerata dall’Amministrazione. A ciò si aggiunga, l’intendimento del Comune di Grosseto di non innescare, con alcuno, aspettative diverse da quelle legittimamente ammissibili. 

E in una logica di comunicazione si inquadra il presente avviso che è teso a ricordare un’importante scadenza oltre la quale il Comune, nell’ambito della propria attività di controllo, darà corso alle necessarie procedure tecnico/amministrative.

Per poter richiedere la concessione del suolo pubblico è sufficiente inviare una Pec al seguente indirizzo: comune.grosseto@postacert.toscana.it

L’assessora Rusconi: «Non siamo sceriffi, ma mettetevi in regola»

L’assessora Simona Rusconi spiega da cosa è motivata la scelta.

«Sia chiaro, non siamo sceriffi, non vogliamo mettere in difficoltà nessuno – dice -. Abbiamo pensato proprio per questo di allargare i termini, visto che il 31 marzo era forse troppo presto. Però non siamo disponibili ad accettare situazioni abusive. Quindi chi non è ancora in regola, lo faccia».

Pochi margini, invece, per la vicenda edicole.

Qui, con il nuovo regolamento, il Comune non è disponibile a dare suolo pubblico. In sostanza, la “ratio” del nuovo regolamento è dettata da una considerazione: il suolo pubblico serve “solo” all’attività di somministrazione e non “anche” alla vendita dei giornali, che deve essere mantenuta per giustificare anche l’altra. 

E il Comune non vuole avallare una trasformazione totale dei chioschi.

Quindi, accanto alle edicole trasformate, niente suolo pubblico. 

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