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Stretta autovelox, molti dovranno essere rimossi

Le nuove regole per gli autovelox andranno a limitare fortemente la diffusione degli apparecchi. Ecco tutto quello che cambia
l'autovelox di Rispescia
L’autovelox di Rispescia, del Comune di Grosseto

GROSSETO. Oggi, 28 maggio, in gazzetta ufficiale è stato pubblicato  il decreto del ministero delle Infrastrutture e del ministero dell’Interno che introduce nuove regole e limiti per l’installazione dei dispositivi di rilevamento della velocità. Una stretta sugli autovelox.

Autovelox, cosa cambia

La prima sostanziale modifica è che gli enti locali potranno installare dei nuovi apparecchi, solo dopo aver ottenuto l’autorizzazione prefettizia , dimostrando che nel tratto di strada interessato  sia stato registrato un alto tasso di incidenti e che la polizia locale  non possa fermare i veicoli sul posto.

La seconda modifica riguarda anche Il tipo di strade dove i comuni potranno installare gli autovelox. I dispositivi in città non potranno essere messi dove il limite è inferiore ai 50 chilometri orari. Sulle strade extraurbane si potranno mettere solo nei punti dove il limite imposto non è inferiore di più di 20 chilometri orari rispetto a quanto previsto dal codice della strada.

Per esempio in una superstrada dove il limite sancito  è di 110 chilometri orari, l’autovelox è piazzabile solo se il limite in quel tratto è fissato al massimo a 90 chilometri orari, non per limiti inferiori. Nuove regole anche per la segnalazione, i dispositivi infatti  dovranno essere segnalati in modo evidente, almeno un chilometro prima nelle strade fuori dai centri abitati. É stata fissata per la prima volta anche la distanza minima che deve intercorrere tra un dispositivo e l’altro, in modo progressivo per tipo di strada .

Per quanto riguarda gli apparecchi  l’utilizzo di dispositivi installati a bordo delle auto della polizia, sarà  consentito solo se c’è la contestazione immediata e laddove non possano essere posizionati apparecchi fissi e mobili.

Il decreto non ha però affrontato la questione relativa all’omologazione degli apparecchi, sollevata ad aprile da una sentenza della cassazione.

I Comuni avranno un anno per adeguarsi alle nuove regole. Secondo questa normativa, molti apparecchi probabilmente dovranno essere rimossi.

Autore

  • Giovanni Poggiaroni

    Collaboratore di MaremmaOggi. Ho una grande passione per il territorio e le sue potenzialità, con il giornalismo provo a raccontarlo al meglio. Mi interesso di storia e politica, ma sono esperto di tortelli Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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