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Autovelox sulla Scansanese, anche la Provincia si nasconde nel distributore

Un autovelox è stato piazzato in un distributore sulla Scansanese. E una sentenza della Cassazione mette fuori legge molte macchinette
L'autovelox della Polizia provinciale sulla Scansanese dentro al distributore
L’autovelox della Polizia provinciale sulla Scansanese dentro al distributore

GROSSETO. L’autovelox di Rispescia vale parecchi milioni di euro per il Comune di Grosseto. Un autovelox poco visibile, piazzato in un’area di servizio. E, visto che funziona, anche la Polizia Provinciale usa adesso lo stesso sistema. Con un autovelox mobile piazzato sulla Scansanese, dentro al distributore Ip all’altezza della farmacia Marchese, in direzione Grosseto.

Nella giornata di oggi ci sono arrivate moltissime segnalazioni, chiedendo se sia regolare una macchinetta messa in quel punto, peraltro con il cartello che avverte della presenza, di fatto, attaccato all’autovelox stesso.

Peraltro gli autovelox “nascosti” hanno poca efficacia nel diminuire la velocità, proprio perché non si vedono. Però fanno molta più cassa di quelli fissi che, in quanto conosciuti dalla maggior parte degli automobilisti, portano naturalmente a rallentare. Dipende quale sia la priorità dell’Ente che li piazza.

Il tutto mentre fa discutere la recente sentenza della Cassazione che mette fuori legge gran parte dei rilevatori di velocità.

La sentenza della Cassazione, non basta l’approvazione, serve l’omologazione

Una sentenza, quella della Cassazione, arrivata nei giorni scorsi e che, in quanto pronunciata dalla Suprema corte, anche se è su un singolo caso, fa giurisprudenza. Cioè diventa un precedente a cui rifarsi quando vengono giudicati altri casi. E può portare a tantissimi ricorsi.

In questo caso la Cassazione si è pronunciata sul caso di una multa fatta a un avvocato di Treviso, che ha fatto ricorso. 

La sentenza 10505 della Corte di Cassazione ha annullato la multa, specificando una netta distinzione tra approvazione ministeriale e omologazione delle macchinette che rilevano la velocità e chiarendo che entrambe sono necessarie per usare gli autovelox. Finora, in base ad una circolare (la 8176/2020) approvazione e omologazione erano assimilate.

Ora non è più così e ci vogliono entrambe perché  le multe siano valide.

E, dicono fonti del Ministero, gli autovelox non omologati sono la maggior parte fra quelli in uso in Italia. Chissà se quelli usati a Grosseto, seconda solo a Firenze in Toscana per gli incassi da autovelox, siano tutti in regola.

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