GROSSETO. Strangolato con le mani o con una corda o soffocato con un sacchetto infilato in testa: così è stato ucciso Nicolas Del Rio, il corriere che trasportava le borse di Gucci, e poi gettato nel pozzo dietro alla villetta di Case Sallustri, a due passi da Arcidosso.
Questo sono le prime indicazioni emerse dall’autopsia, effettuata questa mattina, venerdì 28 giugno, dal professor Mario Gabbrielli, ordinario di Medicina legale dell’Università di Siena, con il dottor Roberto Martini consulente per le difese di Ozkurt Bozkur e di Klodjan Gionj.
L’autopsia ha quindi escluso che ci siano stati colpi di arma da fuoco.
Impossibile stabilire la data esatta della morte
Ma sul secondo quesito posto al medico legale dai pm Valeria Lazzarini e Giovanni De Marco l’autopsia non ha potuto dare risposte esatte.
Non c’è una data esatta del decesso.
Oltre un mese dopo i fatti il corpo era infatti troppo danneggiato per stabilire il momento preciso. Di sicuro è morto da almeno dieci giorni, ma se siano 22, 25 o 30 non c’è modo di dirlo.
Nuovo sopralluogo dei Ris
In base agli interrogatori, però, gli inquirenti tendono a pensare che Nicolas non sia stato ammazzato il giorno stesso del viaggio con le borse. Pensano che sia stato sequestrato per qualche giorno.
Per questo la prossima settimana è in programma un altro sopralluogo dei Ris nella villetta e nella zona per capire l’eventuale luogo della prigionia e il posto esatto dove l’hanno ammazzato.
E non è escluso che, in base a questo, altre persone possano essere coinvolte.
Lutto anche a Santa Fiora
Dopo Abbadia San Salvatore, Arcidosso e Castel del Piano anche il sindaco di Santa Fiora ha deciso il lutto cittadino. Tutto l’Amiata si stringe così, in qualche modo, attorno alla famiglia del corriere ucciso.
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