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Strada sulla spiaggia, i portercolesi: «Deve tornare come prima»

Strada sulla spiaggia: dopo la spiegazione di sindaco e progettista i cittadini chiedono rassicurazioni sul ripristino dell’Acqua Dolce
L’Acqua Dolce in estate, qui è stata realizzata una strada sulla spiaggia

PORTO ERCOLE. Una strada sulla spiaggia, all’Acqua Dolce, fa discutere l’Argentario. Prima la protesta di alcuni abitanti di Porto Ercole, poi la risposta del sindaco Borghini e del progettista, l’ingegner Visconti. Ora gli stessi cittadini chiedono altri chiarimenti. E soprattutto l’assicurazione che la meravigliosa spiaggia torni quella di prima.

QUI i due articoli

La spiaggia torni quella di prima

«Ringraziamo il nostro sindaco ed il direttore dei lavori ing. Roberto Visconti – scrivono – per la celere risposta in merito al quesito posto sullo scempio della nostra spiaggia Acqua Dolce, ma dai documenti in nostro possesso occorrono altri importanti chiarimenti proprio riguardo la maestosa strada fatta sulla spiaggia. Chiediamo lo studio ante operam per avere il riferimento di come era l’arenile prima dell’intervento: cioè dimensioni, tipo di sabbia e pietre presenti, altrimenti come è possibile valutare se verrà lasciata meglio o peggio di prima?»

La strada sulla spiaggia dell'Acqua Dolce
La strada sulla spiaggia dell’Acqua Dolce

«Tutti gli enti partecipanti al procedimento, l’Agenzia del Demanio, la Regione, l’Ufficio Circondariale Marittimo di Porto Santo Stefano, l’Agenzia delle Dogane, ed infine la Soprintendenza, quest’ultima relativa al parere favorevole dato nel 2021 perché nel 2019 aveva espresso parere negativo, tralasciano la strada costruita sulla spiaggia. Tutte le autorizzazioni parlano chiaramente di consolidamento e messa in sicurezza del costone a protezione dell’abitazione, che naturalmente deve essere fatto, nessuno lo nega, ma continuiamo a non capire perché è stato permesso di realizzare una strada distruggendo un’intera spiaggia storica, una tra le più belle spiagge dell’Argentario».

«Nel parere favorevole del 2021 da parte della Soprintendenza si evincono delle precise prescrizioni in merito proprio al consolidamento ed alla messa in sicurezza del costone a protezione dell’abitazione:

  • I massi ciclopici per la realizzazione degli interventi di consolidamento dovranno avere colorazione similare al contesto di inserimento, evitate colorazioni chiare che ne accentuerebbe la visibilità;
  • Tutti i setti di contenimento in cemento armato e la scalinata di raccordo dovranno essere celati dai massi. Ogni porzione a vista dovrà essere rivestita a perfetta regola d’arte con bozze di pietra locale opportunamente stuccata a calce colorata in pasta con terre per garantire uniformità cromatica;
  • La piattaforma a ridosso della scala a quota + 4,20 m s.l.m. dovrà essere eliminata e interamente occupata dalla massicciata e soprattutto dalla piantumazione di arbusti in modo da schermare il retrostante muro di contenimento.
  • Le sistemazioni a verde dovranno essere garanzia di corretto inserimento paesaggistico dell’opera. Si parla inoltre di rinverdimento dell’area ed un aspetto il più possibile naturale, piena garanzia di attecchimento nel tempo delle piante e pronta sostituzione delle fallanze;

non c’è nessun riferimento alla strada che impegna tutta la spiaggia e con impatto ambientale non indifferente in un’area dalla bellezza fuori dal comune».

«Magari per preservare l’ambiente potevano esser messi dei grossi teli di protezione alla base per non alterare la sabbia naturale della spiaggia in contatto la terra riportata ed i massi riportati e con il pericolo anche di sversamenti di liquidi da parte del passaggio dei mezzi pesanti.  Niente di tutto questo».

 

 

 

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