Spaccio nel bosco, due maxi condanne | MaremmaOggi Skip to content

Spaccio nel bosco, due maxi condanne

Arrestati dai carabinieri, furono trovati con 1300 dosi di hashish, cocaina ed eroina pronte per essere vendute ai clienti affezionati
Il tribunale di Grosseto
Il tribunale di Grosseto

ROCCASTRADA. Ogni giorno, una donna andava fino all’abitazione alle Selvacce, caricava sulla sua auto tre ragazzi di origini nordafricane e li accompagnava nel bosco, sulla strada del Grillese. Era qui che i tre ragazzi avevano allestito una pizza di spaccio dove incontravano i loro clienti. Tutti ragazzi grossetani, ai quali hanno venduto, nel giro di un anno, centinaia di dosi di cocaina, hashish ed eroina.  

Arrestati dai carabinieri

Ad accorgersi di quei movimenti e a dare il via alle indagini sono stati i carabinieri della stazione di Braccagni che avevano ricevuto diverse segnalazioni su quello che succedeva nella macchia. Dove i clienti arrivavano dopo aver contattato gli spacciatori per telefono, acquistavano le dosi precedentemente prenotate e poi se ne andavano

Il 5 febbraio, a Roccastrada, i carabinieri entrarono nell’appartamento dei tre e sequestrarono 15 involucri di hashish per un peso complessivo di 77,5 grammi, 90 involucri di eroina, per un totale di 60 grammi e 55 involucri di cocaina per un totale di 39 grammi. In tutto, gli spacciatori avrebbero ricavato 1.300 dosi di droga da vendere

Samir Talbi, 37 anni e Moez Talbi, 39 anni, entrambi di origini tunisine e difesi dall’avvocato Massimo Parenti, furono arrestati. Processati per spaccio, hanno scelto i farsi giudicare entrambi con il rito abbreviato. 

Il sostituto procuratore Salvatore Ferraro, ha chiesto una condanna a 7 anni e 4 mesi e a 32.000 euro di multa e 8 anni e 36.000 euro di multa per Moez. 

Il giudice per l’udienza preliminare Marco Mezzaluna ha condannato i due: Samir dovrà scontare cinque anni, nove mesi e 15 giorni di reclusione, oltre al pagamento di 25.100 euro di multa, Moez invece otto anni, tre mesi e 25 giorni di carcere e 30.433 euro di multa, oltre al pagamento delle spese processuali e di custodia cautelare.  Moez Talbi, scrive il giudice nel dispositivo di sentenza: «può a ben diritto fregiarsi del titolo di spacciatore seriale».

 

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