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Sopravvivere all’infarto si può. Soprattutto in Maremma

Rete contro l’infarto: Grosseto leader nazionale nella classifica del Programma nazionale Esiti. Per il quinto anno sono ancora una volta qui i migliori dati sulla sopravvivenza all’infarto
I professionisti della Rete Ima di Grosseto
La rete Ima di Grosseto

GROSSETOPer il quinto anno consecutivo Grosseto primeggia nelle classifiche del Programma nazionale Esiti sul tema della sopravvivenza all’infarto. Secondo le informazioni pubblicate nel Pne 2024, nel territorio della provincia grossetana si registra la migliore sopravvivenza in Italia sia a 30 giorni dall’infarto che ad un anno dall’evento acuto.

La Rete contro l’infarto si dimostra la migliore non solo nel trattamento dell’acuzie ma anche nella presa in carico del paziente successivamente alla dimissione.

Un lavoro di squadra

Il dato riflette la performance di tutta la rete provinciale non del singolo presidio ospedaliero. Quindi l’eccellenza delle cure è assicurata indipendentemente dallo snodo della rete al quale il paziente accede in emergenza. Dato ancor più rilevante se si pensa alla dispersione geografica della popolazione della provincia e quindi ai tempi di trasporto inevitabilmente più lunghi che confliggono con una patologia tempo-dipendente.

Il trattamento dell’infarto richiede coordinamento e integrazione perfetti fra diverse professionalità (medici, infermieri e tecnici sanitari di radiologia medica), differenti discipline sanitarie (cardiologia intensiva, cardiologia interventistica, medicina, emergenza-urgenza, pronto soccorso-118, anestesia e rianimazione e i diversi snodi della rete (presidi ospedalieri di primo, secondo e terzo livello). Il gioco di squadra è tutto nel trattamento dell’infarto. 

Questi dati di eccellenza sono stati condivisi dai referenti delle strutture coinvolte durante le celebrazioni del 60° anniversario dell’ospedale Misericordia: presenti il direttore dipartimentale dell’Emergenza urgenza Asl Tse, Mauro Breggia; il direttore della Cardiologia di Grosseto, Ugo Limbruno; il direttore del 118 di Grosseto Stefano Barbadori, insieme ad Andrea Picchi, responsabile Uosd Interventistica Cardiovascolare di Grosseto; Paolo Pisanelli, direttore Uoc Medicina e chirurgia d’accettazione e d’urgenza di Orbetello e Nicola D’Aprile, responsabile Cardiologia di Massa Marittima.

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