Smantellati i covi degli spacciatori nel bosco | MaremmaOggi Skip to content

Smantellati i covi degli spacciatori nel bosco

I carabinieri hanno trovato due bivacchi allestiti nella macchia: il terreno era stato scavato per nascondere droga, armi e soldi
I carabinieri durante il blitz

PORTO SANTO STEFANO. Hanno trovato due bivacchi allestiti nella macchia dove ogni giorno, i clienti arrivavano per comprare droga. I carabinieri hanno smantellato i due covi degli spacciatori nel bosco di Porto Santo Stefano. 

Il blitz dei carabinieri

In questa fase della stagione estiva, i carabinieri maremmani ricevono il supporto operativo dei colleghi della Compagnia di intervento operativo del X Reggimento “Campania” di Napoli: due settimane in cui i servizi esterni svolti dalle stazioni saranno potenziati grazie alla presenza di due squadre del reparto mobile, i cui componenti hanno specifica preparazione sulle operazioni di controllo del territorio.

L’occasione è stata favorevole per eseguire un blitz in un’area boschiva di Monte Argentario, interessata da un’intensa attività di spaccio e all’attenzione, per questo, soprattutto dei militari della stazione di Porto Santo Stefano, che hanno monitorato nel tempo gli acquirenti di stupefacente attraverso accurati sopralluoghi nei dintorni dell’area dove hanno rilevato in più occasioni la presenza di covi dove bivaccano gli spacciatori in attesa di clienti.

Il blitz dei carabinieri nel bosco

Giovedì 27 luglio è stato eseguito l’intervento, a cui hanno preso parte i carabinieri della stazione, del radiomobile e della compagnia di intervento operativo. All’arrivo dei militari, non è stato trovato nessuno: segno che probabilmente il bivacco era stato lasciato poco prima. Ma i segni della presenza degli spacciatori c’erano eccome: quel bivacco, probabilmente, era attivo fino al giorno prima. 

Scavano buche per nascondere la droga

I carabinieri, muovendosi da più lati e addentrandosi con difficoltà all’interno della macchia, hanno scoperto la presenza di ben due bivacchi, presumibile opera degli stessi spacciatori e ognuno con caratteristiche peculiari: in un punto è stato scoperto un deposito batterie, in altri, invece, una griglia da barbecue, resti di cibo, contenitori per alimenti e vestiti insieme a rifiuti di vario tipo.

Individuate le due postazioni, i carabinieri hanno rastrellato il terreno intorno, nonostante la difficoltà presentata dalla presenza di rovi e rami sporgenti ovunque, che hanno reso difficoltose le operazioni. Ebbene, è stato rilevato come gli spacciatori che occupavano quei due punti di spaccio in realtà si erano appropriati di porzioni ben più ampie di bosco, scavando buche presumibilmente usate per occultare droga, armi o denaro, e depositando rifiuti nei dintorni, ben oltre lo stretto raggio intorno alle postazioni di spaccio.

Tutto il materiale recuperato è stato eliminato e la zona quindi del tutto bonificata.

L’intervento è uno dei tanti già programmati a difesa della salubrità del verde e della sicurezza dei cittadini.

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