GROSSETO. Ladri in trasferta. Non solo dalla provincia di Siracusa, ma anche da quella di Grosseto. Arrestati lo scorso agosto, grazie a una pensionata che aveva dato l’allarme.
Mercoledì 8 marzo, nel palazzo di Giustizia di Firenze, è stato celebrato il processo nei confronti di tre persone, accusate di furti.
Due donne e un uomo nei guai
La tecnica era sempre la stessa: una donna avvicinava le vittime, che sceglieva tra le anziane, spacciandosi per vicina di casa ed entrava nelle loro case. Con lei, c’era una complice mentre fuori restava un uomo a fare da palo.
Una volta entrate in casa, mentre una delle due donne distraeva la proprietaria di casa, l’altra arraffava soldi e gioielli. Nel capoluogo toscano, la banda aveva messo a segno, lo scorso maggio, due colpi. Il terzo, ad agosto, era stato sventato da una pensionata, che li aveva fatti arrestare.
La tecnica era sempre la stessa: una delle due donne faceva finta di essere la vicina del piano i sopra, dicendo che le era caduto qualcosa sul balcone. In questo modo entrava nell’appartamento dove viveva l’anziana prescelta come vittima, lasciando la porta aperta per far entrare la complice e derubarla. L’uomo restava fuori, assicurandosi che nessuno entrasse in casa.
In carcere era finito un uomo di 49 anni e due donne di 47 e 43 anni, della provincia di Siracusa e di Grosseto.
Mercoledì, al tribunale di Firenze, è arrivata la sentenza: accusati di furto aggravato e tentato furto, il giudice ha condannato la 47enne a 4 anni e 2 mesi, l’altra donna a 4 anni e 8 mesi mentre l’uomo che faceva il palo a 3 anni e 9 mesi.
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