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«Sei un barile, sei grassa»: si va in tribunale

Chiesto il rinvio a giudizio di un 51enne accusato di maltrattamenti nei confronti della ex e dei figli. L’uomo ha a sua volta denunciato la donna e uno dei ragazzi
Il tribunale di Grosseto
Il tribunale di Grosseto

CASTIGLIONE DELLA PESCAIA. È una vicenda familiare difficilissima quella che arriverà nell’aula del giudice Marco Bilisari il prossimo 7 ottobre. Una vicenda della quale è protagonista un padre di 51 anni di Firenze, ma residente a Castiglione della Pescaia, la sua seconda moglie, una donna di 39 anni, e i quattro figli dell’uomo, tre nati dal primo matrimonio e l’ultimo dalla donna dalla quale si è separato da qualche anno. 

L’uomo, difeso dagli avvocati Mauro Cini di Pistoia e Cecilia Dragotta di Grosseto è stato denunciato dalla compagna per maltrattamenti. Ma anche la donna, assistita dall’avvocato Roberto Baccheschi e uno dei quattro figli, un ragazzo di 21 anni, difeso dall’avvocata Francesca Carnicelli, sono stati querelati dall’uomo. E la sostituta procuratrice Valeria Lazzarini ha chiesto il rinvio a giudizio di tutt’e tre. 

Sei anni d’inferno

Sarebbero stati sei anni d’inferno quelli passati dalla donna, costretta, a causa della gelosia del marito a non curare il suo aspetto fisico e non vestirsi nemmeno in maniera femminile. La donna non poteva iscriversi in palestra e non poteva avere amici di sesso maschile ma allo stesso tempo, il cinquantunenne l’avrebbe denigrata spesso, proprio per i chili che aveva preso dopo la nascita del loro unico figlio. «Sei un barile, sei grassa, smetti di mangiare, non fai altro che mangiare, sei depressa, tu togli la gioia a questa famiglia», le avrebbe detto in più di un’occasione. 

La donna aveva cominciato ad accorgersi della gelosia morbosa di suo marito di ritorno da una vacanza, quando aveva scoperto che la donna aveva inviato un messaggio a un amico per fargli gli auguri di compleanno. «Putt…, io con te non posso stare a queste condizioni, tu non devi più avere contatti con i tuoi amici uomini». 

Dopo averla fatta rinunciare al suo lavoro e alla sua carriera per gestire i figli dell’uomo e il contenzioso civile con la prima moglie, il cinquantunenne le avrebbe anche messo le mani addosso perché aveva scoperto che la donna si era iscritta in palestra per rimettersi in forma. E ancora schiaffi, per non aver voluta addobbare l’albero di Natale, e minacce di portarle via il figlio il piccolo. 

Ma la violenza dell’uomo non si era scatenata solo nei confronti della donna, ma anche nei confronti dei figli, parti offese al processo, assistiti dagli avvocati Baccheschi, Carnicelli e Lucia Rossi. I ragazzi infatti, sarebbero stati plagiati nei confronti della loro madre, prima moglie dell’uomo, della quale continuava a dire che gli aveva abbandonati, costringendoli così ad avere dell’astio e del risentimento nei confronti della donna che veniva offesa continuamente davanti a loro. 

Poi le botte e i soprusi, nei confronti dei ragazzi: tirati giù dal letto e presi per le orecchie, spinti di sotto alle scale, schiaffeggiati, messi con gli abiti addosso sotto alla doccia fredda

I due più grandi, una volta diventati maggiorenni, se ne sono andati da casa. Ma l’uomo, denunciato dalla ex moglie per maltrattamenti, ha a sua volta sporto querela contro di lei e contro il figlio ventunenne.

La pm ha chiesto il rinvio a giudizio della 39enne per aver nascosto un registratore in salotto per ascoltare le conversazioni tra il padre e il figlio più piccolo. Ma anche per il ventunenne, accusato di lesioni, perché durante una lite avrebbe preso il padre per una spalla e gli avrebbe sferrato un calcio al ginocchio destro

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  • Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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