Sede unica per la distribuzione dei farmaci in ospedale Skip to content

Sede unica per la distribuzione dei farmaci in ospedale

Il punto farmaceutico dell’ospedale si è spostato al piano – 1, dove si trovava il Cup, insieme alla farmaceutica territoriale, che si trovava in via Genova
In coma a 23 anni, l'ospedale Misericordia
L’ospedale Misericordia

GROSSETO. Nuova sede per i servizi farmaceutici dell’Asl all’ospedale Misericordia. Il punto farmaceutico dell’ospedale si è spostato dall’area accanto all’ingresso dell’ospedale, al piano – 1, dove si trovava il Cup, insieme alla farmaceutica territoriale, che si trovava in via Genova.

L’accorpamento dei due servizi, attivo da alcuni giorni, è stato presentato dalla direttrice sanitaria Simona Dei, dal direttore del Misericordia Michele Dentamaro, dal direttore del dipartimento del farmaco, Fabio Lena, dalla direttrice della farmaceutica territoriale, Barbara Meini e dal direttore della farmaceutica ospedaliera, Gianluca Lacerenza.

I locali dove sono attivi i due servizi sono molto vicini ai parcheggi dell’ospedale e attigui alla diabetologia e quindi facilmente raggiungibili anche da coloro che hanno una mobilità ridotta che non saranno più costretti a raggiungere la farmacia ospedaliera attraverso l’accesso dall’ingresso principale.

I servizi offerti ai cittadini

Il punto farmaceutico è un luogo dove si distribuiscono farmaci e dispositivi medici che si trovano solo in ospedale. Inoltre vengono rilasciate le autorizzazioni per il ritiro nelle farmacie pubbliche e private, nei negozi specializzati oltre alle autorizzazioni necessarie all’acquisto nei negozi della grande distribuzione, che vendono alimenti specifici.

La farmaceutica territoriale svolge la funzione di supporto informativo e vigilanza sulle farmacie pubbliche e private della provincia di Grosseto oltre che di supporto e monitoraggio nei confronti dei medici e pediatri di base. «Fra i suoi compiti l’erogazione dei dispositivi medici e dei presidi farmaceutici di assistenza integrativa ai pazienti che ne hanno diritto, quelli cioè affetti da patologie croniche o da altro tipo di invalidità (sono circa 8000 in provincia di Grosseto), che possono contare anche su un sistema di consegna diretta a domicilio», scrive l’Asl.

 

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