«Se so che hai un altro ti sgozzo»: ex condannato | MaremmaOggi Skip to content

«Se so che hai un altro ti sgozzo»: ex condannato

Novemila euro di risarcimento e 8 mesi con la pena sospeso all’uomo che per mesi ha perseguitato una donna sull’Amiata
Il tribunale di Grosseto
Il tribunale di Grosseto

ARCIDOSSO. Non sopportava che la sua ex potesse tornare a vivere la sua vita senza di lui e per qualche mese l’aveva tormentata, seguendola ovunque, chiamandola in continuazione, minacciandola, nel vano tentativo di tornare con lei. La donna però, aveva deciso di andare avanti da sola, senza quell’uomo al suo fianco. E dopo mesi di persecuzione, lo aveva denunciato, tanto che nell’ottobre del 2019, il giudice per le indagini preliminari aveva notificato all’uomo il divieto di avvicinamento

Maxi risarcimento

Si è concluso questa mattina, martedì 12 aprile, di fronte al giudice Andrea Stramenga (vice procuratrice onoraria Pamela Di Guglielmo) il processo a carico di un grossetano di 40 anni che abita sull’Amiata. L’uomo, difeso dagli avvocati Riccardo Lottini e Simone Falconi, è stato condannato a 8 mesi con pena sospesa e al pagamento di 9mila euro di risarcimento alla sua ex, assistita dall’avvocato Luciano Giorgi

I fatti risalgono al marzo del 2019, quando la donna decise di interrompere la sua relazione con il quarantenne. Lui la seguiva, la controllava e le diceva che se avesse avuto una relazione con un altro uomo, li avrebbe uccisi entrambi

Le persecuzioni erano andate avanti mesi: il quarantenne la chiamava ogni giorno al telefono, l’apostrofava con offese e parolacce, la minacciava sia al telefono che quando la incontrava per strada. «Se so che hai qualcuno ti ammazzo», le diceva. Ed ancora: «Se non ti rimetti con me non ti faccio fare più vita». Episodi culminati con una lite, avvenuta nel mese di giugno, quando il quarantenne l’aveva presa per il collo, senza stringerla. Le persecuzioni non si erano arrestate: ad agosto l’aveva vista in un bar con un suo amico e si era messo a fissarli da un tavolo vicino, poi li aveva seguiti con l’auto. 

Pochi giorni dopo, era andato a casa della donna e dopo averla offesa e minacciata, le aveva tolto dalle mani il cellulare e le aveva staccato il telefono fisso, per non farle chiamare i carabinieri. Si era allontanato solo quando si era messa a piangere e a urlare. L’ultimo episodio era avvenuto a ottobre, quando l’aveva minacciata di morte. «Se scopro che hai un altro – le aveva detto – ti sgozzo».  Spesso poi, si era presentato a casa della donna, visibilmente ubriaco. 

Passato quel periodo di grandissima difficoltà e paura per la donna, l’uomo si era finalmente messo l’animo in pace e aveva smesso di tormentarla. Grazie anche al corretto comportamento processuale tenuto, la vpo Di Guglielmo ha chiesto una condanna a 8 mesi e il pagamento di 9.000 euro di risarcimento alla donna, applicando le attenuanti generiche. Richiesta che è stata accolta dal giudice che ha letto la sentenza in aula. 

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