GROSSETO. Una bomba è caduta sul Comune la mattina di 2-3 giorni fa. Una lettera, inviata da Banca Tema, con quale la banca avverte l’Amministrazione delle rate in scadenza per il mutuo del centro sportivo di Roselle. Tre rate già scadute, da circa 16mila euro, qualche spicciolo in più e una quarta, appunto, in scadenza l’11 ottobre. Per un totale di 65mila euro.
Bocche cucite negli uffici di corso Carducci di Banca Tema, ma la lettera inviata in Comune parla chiaro: se all’11 ottobre non ci sarà il saldo, metteremo il Grosseto calcio, cioè Gianni Lamioni, in mora.
La lettera è stata portata in giunta, per affrontare il problema.
Da parte sua Gianni Lamioni parla altrettanto chiaro: «Posso pagarlo in 5 minuti, ma lo farò all’ultimo momento. Con l’Amministrazione ci sono rapporti pessimi, dopo aver pagato spiegherò cosa è successo».
Il mutuo da 3 milioni in 30 anni
Il mutuo per il centro sportivo di Roselle (US Grosseto 1912 beneficiario, Comune di Grosseto come fideiussore) risale al 2018:
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Garante comunale e banca erogatrice: il consiglio comunale ha dato il via libera alla garanzia fideiussoria a favore dell’US Grosseto per un mutuo destinato ai lavori dell’impianto di Roselle. Il mutuo è erogato da Banca Tema, importo complessivo circa 3 milioni di euro, durata 30 anni. Atto richiamato: delibera n. 68 del 16 aprile 2018.
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Condizioni principali: erogazioni alla società per stati di avanzamento lavori con comunicazione al Comune; in caso di rescissione della concessione prima della fine dei lavori, il Comune si riserva di subentrare nel contratto di mutuo per la parte non ancora erogata.
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Iter amministrativo successivo: all’ordine del giorno del consiglio del 28 maggio 2018 figurava la “modifica della deliberazione consiliare n. 68 del 16/4/2018” relativa proprio al rilascio della garanzia fideiussoria per l’US Grosseto 1912.
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Riferimenti negli atti comunali: sulla vicenda c’è anche la Determinazione dirigenziale 2018/1437 del 05/07/2018) per l’assunzione del mutuo stesso.
In sintesi: il mutuo è a carico dell’US Grosseto 1912, mentre il Comune di Grosseto funge da fideiussore per consentire l’operazione (Banca Tema, €3M, 30 anni), deliberato ad aprile 2018 e poi oggetto di una successiva modifica tecnica portata in consiglio a fine maggio 2018.
Il giallo delle tre rate non pagate
Peraltro nella delibera di consiglio comunale del 28 maggio 2018, numero 94, c’è anche scritto, al punto 3, che se non vengono pagate tre rate la concessione decade.
«Nella denegata ipotesi che la Asd non rispetti per 3 volte nel tempo il termine di pagamento delle rate di ammortamento del mutuo la convenzione Rep. 9608 del 1′ marzo 2018 con la stessa per la concessione dell’impianto si intenderà risolta immediatamente di diritto con contestuale rilascio dell’impianto da parte della società, senza che la stessa possa opporre eccezione alcuna o pretendere risarcimenti di alcun genere».
I DOCUMENTI
- Delibera consiglio comunale 68 2018
- Delibera consiglio comunale 94 2018
- Convenzione per la concessione
Cosa può fare il Comune
È chiaro che Banca Tema, nel momento che ha fatto partire la lettera di avvertimento all’Amministrazione, lo ha fatto anche per garantire il Comune stesso, in quanto garante. Se Lamioni non dovesse pagare in tempo e non lo facesse neppure il Comune, anche quest’ultimo sarebbe un “cattivo pagatore“, con tutto quello che comporta.
Il Comune, quindi, se Lamioni non pagherà, sarà costretto ad una variazione di bilancio straordinaria, per trovare i soldi. 65mila euro non sono noccioline.
Quindi dovrebbe accollarsi le successive rate del mutuo ma, una volta azzerati i debiti, potrebbe cercare un nuovo gestore per l’impianto.
Lamioni: «Posso pagarlo in cinque minuti»
Gianni Lamioni, da noi chiamato, spiega che il mancato pagamento è una scelta.
«Posso pagare il mutuo in cinque minuti con un bonifico istantaneo. Il Grosseto mi costa 3 milioni quest’anno, certo non sono un problema 65mila euro. Ma se non ho pagato è perché in questo momento i rapporti con l’Amministrazione sono pessimi. E li avevo anche avvertiti, giorni fa, che avrei scelto di fare così».
Da tempo il Grosseto chiede la realizzazione del 4° spogliatoio a Roselle. Ma, intanto, il Comune ha messo 100mila euro sullo stadio, per renderlo idoneo alle partite anche quando tira vento.
La società: «Ritardi per i nuovi spogliatoi»
Questo il comunicato della società.
«US Grosseto 1912 – tramite il patron Giovanni Lamioni – intende chiarire pubblicamente una vicenda che riguarda il Centro Sportivo di Roselle. Negli ultimi anni la società ha investito direttamente diverse centinaia di migliaia di euro nella struttura – dalla ristrutturazione della foresteria al nuovo gazebo – senza che l’amministrazione comunale di Grosseto sia mai intervenuta economicamente, a differenza di quanto avvenuto su altri impianti sportivi cittadini».
«Proprio per colmare questa lacuna, io stesso – dice Lamioni – mi sono adoperato personalmente per richiedere un contributo affinché la Regione Toscana finanziasse la riqualificazione degli spogliatoi del Centro Sportivo. A seguito di questo, nel mese di giugno la Regione ha deliberato un contributo di 250.000 euro, regolarmente comunicato all’amministrazione comunale di Grosseto».
«Nonostante ciò, l’amministrazione non ha avviato la procedura di affidamento dei lavori, chiedendo invece una proroga che ha fatto slittare l’intervento al bilancio 2026 e giustificando la proroga sostenendo che non ci fossero più i tempi tecnici per effettuare la rendicontazione entro il 31 dicembre».
«Invece, se avessero dato l’incarico a luglio, al più tardi a metà settembre i lavori sarebbero stati ultimati e il Comune avrebbe avuto tutto il tempo per rendicontare entro il 31/12. Infatti su 250 mila euro, l’importo reale dei lavori è di 130 mila euro e il resto sono somme a disposizione, IVA e tecnici. Ciò significa che gli spogliatoi, che avrebbero potuto essere terminati ai primi di settembre del 2025, saranno pronti – nella migliore delle ipotesi – solo a stagione sportiva 2025/26 conclusa, privando il settore giovanile e agonistico di un’infrastruttura fondamentale per un intero anno».
«Questa situazione appare a dir poco paradossale: un ente pubblico, la Regione Toscana, stanzia risorse per un’opera, mentre un altro ente pubblico, il Comune di Grosseto, non riesce a utilizzarle nei tempi e di fatto le rimanda indietro, penalizzando così l’US Grosseto 1912 e le centinaia di ragazzi e ragazze iscritti alle attività sportive».
«Come segnale di forte risentimento, la società ha volutamente ritardato il pagamento delle rate relative al Centro Sportivo, che saranno comunque saldate entro l’11 ottobre, ovviamente. Si tratta – conclude Lamioni – di un gesto simbolico per sottolineare un comportamento che riteniamo inqualificabile».
«US Grosseto 1912 continuerà a garantire il massimo impegno per lo sviluppo delle proprie strutture e per offrire ai giovani calciatori e agli atleti della prima squadra condizioni adeguate, ma non può tacere davanti a decisioni che danneggiano l’intero movimento calcistico cittadino».



