Schianto sulla Castiglionese, 23enne indagato | MaremmaOggi Skip to content

Schianto sulla Castiglionese, 23enne indagato

Veglia di preghiera in Seminario: tutta la città fa il tifo per i tre ragazzi ricoverati alle Scotte. Due di loro sono ancora gravissimi
incidente castiglione
Il punto in cui è avvenuto l’incidente

GROSSETO. È indagato il ventitreenne che era al volante della Volkswagen Tiguan che domenica 12 giugno si è schiantato contro la Hyundai sulla quale viaggiavano quattro studenti, tutti giovanissimi. Il ragazzo è risultato positivo all’alcoltest: il livello di alcol nel sangue rilevato sul luogo dell’incidente era compreso tra 0,8 e 1,5. 

Le ipotesi di reato contestate sono quelle di lesioni gravissime e guida in stato d’ebbrezza. I carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Grosseto sono al lavoro per ricostruire la dinamica del terribile incidente. I quattro studenti erano partiti da Castiglione della Pescaia per tornare verso la città, dopo una serata passata prima a vedere i fuochi d’artificio, dedicati quest’anno al piccolo Leonardo Mazzei, poi erano andati in Capannina. Quando sono arrivati all’altezza della Bofrigor hanno però fatto un’inversione a U, probabilmente dopo aver ricevuto la telefonata di un amico che era rimasto a piedi. È stato in quel momento che è arrivata la Tiguan, sulla quale viaggiava un ventitreenne che ha preso in pieno l’auto dei quattro ragazzi: la Volkswagen, probabilmente, andava a una velocità maggiore rispetto al limite

I due ragazzi che viaggiavano sulla Tiguan, due grossetani di 23 e 24 anni, sono rimasti illesi ma sono sotto choc

Tutta la città con il fiato sospeso per i due ragazzi ricoverati a Siena

Hanno tutti 19 anni i ragazzi che viaggiavano sulla Hyundai. Le condizioni di due di loro, per fortuna, non destano preoccupazione. È stato Giovanni, trasferito alle Scotte domenica pomeriggio per una lesione vertebrale, a utilizzare il suo cellulare per inviare un messaggio ai suoi tanti amici, che per tutta la giornata avevano provato a cercarlo. «Lotteremo come leoni», ha scritto sul suo profilo.  

Dalla camera del reparto nel quale è ricoverato a Siena, chiede continuamente aggiornamenti sulle condizioni dei suoi amici. Di Damiano e Mattia, ricoverati in gravissime condizioni nel reparto di Rianimazione. Per loro, la prognosi è riservata e non sarà sciolta probabilmente prima di 72 ore dall’incidente. 

Un lieve segnale di cauto ottimismo è arrivato dopo l’ultima tac alla quale è stato sottoposto Damiano: l’ematoma è lievemente ridotto e questo aprirebbe la strada a una tendenza al miglioramento. Mattia invece, ha avuto bisogno di un ulteriore drenaggio per ridurre l’ematoma al cervello. Le sue condizioni restano gravissime ma sono fortunatamente stabili. Nel reparto dov’è ricoverato il ragazzo, c’è stato un caso di Covid e i suoi genitori non sono ancora potuti entrare a vederlo. 

Veglia di preghiera al Seminario

Tutta la città è con il fiato sospeso. Tutta la città sta facendo il tifo per i due diciannovenni, per vederli tornare a casa il prima possibile. I danni cerebrali causati dall’incidente potranno essere valutati soltanto al loro risveglio. Per ora, Mattia e Damiano restano in coma farmacologico, in attesa che le loro ferite comincino a guarire. 

La Diocesi di Grosseto intanto si è attivata per trovare alle famiglie dei ragazzi un punto di appoggio a Siena, per poter stare vicini ai tre ragazzi e far sentire loro tutto l’affetto e l’abbraccio di Grosseto. 

Oggi, lunedì 13 e domani, martedì 14 giugno alle 18,30 nella cappella del Seminario sono previsti due momenti di preghiera. 

Liceo Chelli aperto per sostenere gli studenti

I tre studenti frequentano il liceo Chelli e proprio tra pochi giorni, insieme ai loro compagni, avrebbero dovuto sostenere l’esame di maturità.  «Abbiamo deciso – spiega la preside Paola Biondo – di tenere aperta la scuola sia la mattina che il pomeriggio per aiutare i ragazzi ad affrontare questo momento difficile. In ospedale ci sono tre loro compagni che stanno lottando e noi, qui, abbiamo il dovere di coltivare la speranza e di essere forti. È una prova per tutti, ma stiamo cercando di aiutare i ragazzi anche in questa circostanza a ricordarsi che sono comunità e che insieme possono scoprire qualcosa in più del senso vero del dono grande della vita».

Anche lunedì mattina gli studenti della quinta si sono ritrovati con alcuni insegnanti e lo faranno anche per l’intero pomeriggio, così come nei prossimi giorni. «Avevamo programmato di dedicare le mattinate di questa settimana ad un ripasso delle materie d’esame – spiega ancora la preside – Abbiamo deciso di trasformare questa iniziativa, allungandola anche al pomeriggio, perché i ragazzi hanno bisogno in questo momento di non essere soli a gestire emotivamente quanto accaduto».

Domenica pomeriggio è stata celebrata una Messa da parte di don Pier Mosetti, uno dei due insegnanti di religione del liceo, che poi in serata, assieme alla preside, ha raggiunto l’ospedale Le Scotte per portare la vicinanza della scuola alle famiglie dei ragazzi.

I compagni di classe, poi, hanno ricevuto la visita del vescovo Giovanni, che si è fermato con loro alcuni minuti per incoraggiarli e hanno preparato un cartellone, firmando con le loro dediche e i loro nomi un pallone da calcio, per incitare i tre amici – tutti sportivi professionisti – a giocare con determinazione la loro “partita” più importante.

«La scuola in questo momento sta facendo quanto le compete per sostenere i suoi studenti, con la serietà che serve in questi momenti in cui c’è comunque da affrontare una prova d’esame e una prova di vita e di maturità umana».

Autore

  • Francesca Gori

    Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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