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Coraggio Italia: «Penalizzata la sanità maremmana»

Per Elisabetta Ripani e Sandro Marrini è in atto lo smantellamento del sistema di assistenza locale
l'ospedale di Grosseto

GROSSETO. Sui posti letto per pazienti Covid affetti da altre patologie, intervengono anche Elisabetta Ripani, deputata di Coraggio Italia, e Sandro Marrini, esponente follonichese della formazione politica. L’oggetto è l’ormai famigerata delibera 88/2022 della Asl che ha lasciato Grosseto fuori dall’attivazione dei letti per pazienti asintomatici, ma positivi al Covid, che hanno bisogno di ricovero per altre patologie.

«Anche durante l’emergenza Covid, con i casi dovuti alla variante Omicron in vertiginoso aumento in Maremma e l’ospedale Misericordia sempre più sotto pressione, la sanità grossetana viene discriminata dalle politiche della Asl Sudest», scrivono Ripani e Marrini.

«La storia è lunga, ma si ripete e non vogliamo tornare a parlare delle criticità create dall’intensità di cura, dei divari di trattamento economico del personale, talora abissali, oppure della limitazione di risorse per il 118, dislocate su Siena. Ci sarebbe da scrivere un libro sul maltrattamento della sanità maremmana, ma questa volta desideriamo soffermarci sulle recenti decisioni della direzione aziendale per le esigenze di ricoverare i pazienti positivi al Covid, ma affetti da altre patologie, per i quali il virus è solo un riscontro occasionale».

«Ad Arezzo e a Siena hanno organizzato due ospedali periferici dedicandoli alla cura di queste persone, a Grosseto no, sono state lasciate al Misericordia, nei vari reparti Covid che si stanno saturando, aumentando le cure intermedie a Pitigliano e Castel del Piano, che, ricordiamo, sono dedicate ai pazienti Covid,con sintomatologia Covid correlata, ormai prossimi alla guarigione. Azione utile, ma non esaustiva», aggiungono.

«Se si vorranno curare i positivi al Covid, ma affetti da altre patologie, cosa faremo? Rimanderemo ancora le cure ai pazienti negativi? Questa è l’ennesima decisione penalizzante che danneggia i cittadini maremmani, causata dall’imperizia di chi dovrebbe avere il compito di prendersi cura delle persone, ma che sembra spinto da altre motivazioni. Per questo motivo, stiamo iniziando a dubitare che si tratti solo di incapacità organizzativa e che in realtà si voglia continuare nell’opera di smantellamento della sanità maremmana», concludono Ripani e Marrini

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