Ruggero, l'artista che scolpisce con la motosega | MaremmaOggi Skip to content

Ruggero, l’artista che scolpisce con la motosega

Ruggero Vannelli è l’autore del “divanone” realizzato su un enorme tronco di quercia, le cui foto spopolano sui social – la fotogallery
Ruggero Vannelli e il divanone scolpito nel tronco di quercia
Ruggero Vannelli e un particolare del “divanone” del Belagaio

ROCCASTRADA. Il suo “divanone” scolpito sul tronco di una pianta sulla strada del Belagaio (Roccastrada) ha raccolto centinaia di like sui social. Ma soprattutto, le foto hanno scatenato la curiosità sull’artista, virtuoso della motosega, che ha realizzato l’opera.

Lui è Ruggero Vannelli, 53 anni, di professione giardiniere, scultore e pittore. In realtà, prima di conoscere la moglie Daniela, a Monza, e stabilirsi in via definitiva in Toscana, ha girato il mondo come capocantiere per Impregilo, nella costruzione di grandi opere all’estero. E prima ancora, ha seguito il padre, dirigente Enel, in Siria, in Medio Oriente, in Argentina. Dopo il diploma ha trascorso un periodo in Inghilterra per lavorare e imparare l’inglese.

Insomma un bagaglio di esperienze che hanno contribuito a formare una personalità eclettica e dalle mille abilità.

Ora vive tra Monticiano e Buonconvento, con la moglie, che ha un ambulatorio veterinario, e i figli, Valentina e Ilia, di 18 e 16 anni. 

La passione per la scultura su legno e sul ghiaccio 

Ruggero ha cominciato a scolpire il legno e il ghiaccio, rigorosamente con la motosega, 10 anni fa, per pura passione. Sviluppata successivamente fino a farne un lavoro. Ogni ottobre, insieme a un gruppo di artisti come lui, organizza un simposio di scultura su legno, a Monticiano, in occasione della Festa del bosco. Il paese è disseminato di queste opere che gli autori lasciano in dono. 

Non solo, ma ogni anno va in Trentino e partecipa al festival che si svolge al Tonale, per sbizzarrire talento e creatività su un altro materiale: il ghiaccio

«La mia passione per le sculture in legno – racconta Ruggero – è nata per caso, anche se scolpire mi è sempre piaciuto, così come dipingere. Poi, facendo il giardiniere, tagliando alberi anche di grosse dimensioni, mi sono ritrovato a immaginare come poterli trasformare in qualcosa di diverso. Ho scolpito il legno in giro per l’Italia, un po’ ovunque e con successo. Lavoro, infatti, su committenza per clienti pubblici e privati, come grandi cantine, alberghi, ma anche amministrazione e proloco».

Ruggero Vannelli con l'autoritratto realizzato con la motosega
Ruggero Vannelli con l’autoritratto realizzato con la motosega

La quercia del Belagaio, abbattuta da una tempesta nel 2019

L’origine del “divanone” risale al 2019, quando una tempesta di vento ha abbattuto una quercia secolare, all’inizio della strada che porta al Belagaio, lungo la provinciale 157, l’ex Senese-aretina (scopri QUI le indicazioni per arrivare sul posto).

Peraltro famosa perché con la sua ombra dava riparo e un po’ di frescura a chi si trovava a lavorare da quelle parti.

La quercia abbattuta dalla tempesta
La quercia abbattuta dalla tempesta

«Quando ho saputo che la pianta era caduta ho subito avuto l’idea di farci una scultura. Ho chiesto in giro chi fossero i proprietari, mi sono rivolto alla Provincia, al Comune, poi sono stato contattato dalla proloco di Torniella e Piloni. Volevano che in qualche modo la pianta venisse recuperata. Così ho pensato di farci un divano, che in origine doveva avere più particolari: una lucertola sullo schienale, due gatti sui cuscini. Purtroppo l’esposizione della pianta al sole per diversi anni, ha indurito il legno e non è stato possibile fare troppi dettagli», spiega.

Tre pomeriggi di lavoro e il divanone è fatto

Ruggero ha realizzato la sua opera in tre pomeriggi di lavoro, a ottobre e dicembre 2022, usando motoseghe di dimensioni diverse, con la punta più o meno sottile, in base al dettaglio da raggiungere. Così, il tronco, lungo circa 5 metri e con un diametro di 140 centimetri nella parte più stretta, si è trasformato in un enorme divano.

Presto sarà anche inaugurato dalla proloco di Torniella e Piloni, non appena sistemato lo spiazzo davanti.

«Su richiesta del committente – spiega Ruggero – ho disegnato il profilo dei due paesi e ho scritto il nome Torniella e Piloni nella forcella della pianta. Ho poi aggiunto la “firma” della proloco e la mia, seguita dall’anno ’23. Infine, sulla spalliera ho aggiunto la parola “Wellcome”. Volutamente con due elle. Una licenza artistica per distinguerla da “Welcome”, scritto su tutti gli zerbini, e per rafforzare il senso di accoglienza», conclude Vannelli.

Le sculture di Ruggero su Facebook e Instagram

Se l’articolo ha stimolato al curiosità sull’arte di Ruggero Vannelli, le sue opere si trovano sul suo profilo Facebook e Instagram.

  

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