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Rsa Pizzetti, salvi tutti i posti di lavoro

I dipendenti verranno assunti dalle cooperative della zona che gestiscono altre Rsa. Oggi anche l’incontro con i familiari per definire il trasferimento degli ospiti
L'ingresso della Rsa Villa Pizzetti

GROSSETO. Sono salvi i posti di lavoro per il personale impiegato alla Rsa di Villa Pizzetti, in procinto di essere chiusa, per lasciare spazio a un ospedale di comunità. I dipendenti della società Mediterranea, che aveva in appalto la gestione dei servizi agli anziani ospiti della residenza, saranno tutti riassorbiti dalle cooperative che operano in analoghe strutture nella zona socio-sanitaria Area grossetana,  Colline Metallifere, Amiata.

Questo è quanto è stato stabilito nell’incontro che si è svolto il 18 gennaio tra il direttore del Coeso Sds, Fabrizio Boldrini, la Funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil, la società Mediterranea e 9 cooperative locali, che hanno dato disponibilità ad assumere il personale (nelle varie professionalità, operatori socio-sanitari, infermieri, animatori, fisioterapisti, ecc) che sarà licenziato alla scadenza della convenzione, nel momento in cui la Rsa viene definitivamente chiusa.

La soluzione, che garantisce ai dipendenti anche la possibilità di rimanere a lavorare in provincia di Grosseto (nella zona socio sanitaria che comprende Amiata, Colline Metallifere e area grossetana, escluso le Colline dell’Albegna), era già stata individuata nell’incontro tra Coeso Sds, sindacati e Mediterranea dell’11 gennaio. Mancava solo il passaggio conclusivo con le cooperative della zona che avevano comunque già dato in via informale la disponibilità per ricollocare il personale, salvo diversa volontà di ciascun dipendente.

A breve, il trasferimento degli ospiti in altre Rsa scelte dalle famiglie

Intanto, questo pomeriggio, c’è stato anche un incontro in videoconferenza tra Fabrizio Boldrini e i familiari degli ospiti dell’ormai ex Rsa, la cui trasformazione in ospedale di comunità è inserita nel pacchetto da 15milioni di euro dal Pnrr per la sanità maremmana.

Fabrizio Boldrini
Fabrizio Boldrini

«Abbiamo definito il percorso per il trasferimento degli ospiti nelle altre strutture della zona scelte dai familiari. Li abbiamo rassicurati sulla garanzia delle stesse condizioni economiche per loro, strutturali e di assistenza per i loro cari, a ciascuno dei quali l’Unità di valutazione multidimensionale predisporrà un nuovo piano di assistenza personalizzato», spiega Boldrini.

A ogni famiglia, infatti, è stato assegnato il vaucher che, come prevede la normativa, consente l’accesso degli anziani in ogni Rsa della Toscana, pubblica o convenzionata con la Regione. L’offerta per la zona di Grosseto, da cui provengono gli anziani, è di tre strutture, tra cui, oltre alle Rsa Ferrucci e Villa Gloria, c’è la nuovissima Il Poggione-Anni Azzurri, dove si indirizzeranno la maggior parte delle scelte.

«A partire dalla prossima settimana – aggiunge Boldrini – ci auguriamo di poter iniziare i trasferimenti, che abbiamo dovuto rimandare per la nuova ondata della pandemia. Avverranno progressivamente, con l’assistenza dei nostri operatori e con la massima sicurezza. Da quel momento inizieranno progressivamente anche i passaggi dei dipendenti ai nuovi datori di lavoro.

Non posso che esprimere la mia soddisfazione per aver potuto dare al personale, agli ospiti e ai loro familiari, quanto ci eravamo impegnati a garantire all’inizio di questo percorso», conclude Boldrini.

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