Rita Dalla Chiesa ai ragazzi: «Dite no alla mafia» - IL VIDEO | MaremmaOggi Skip to content

Rita Dalla Chiesa ai ragazzi: «Dite no alla mafia» – IL VIDEO

La figlia del generale ucciso nel 1982 era allo Zecchini di Grosseto, dove le forze dell’ordine si sono sfidate in un torneo di calcio. Il ricordo del padre, di Falcone e Borsellino nell’anniversario della strage di Capaci
Rita Dalla Chiesa con le istituzioni presenti
Rita Dalla Chiesa con le istituzioni presenti

GROSSETO. Una sfida per dire no alla mafia. In campo, le rappresentative della polizia municipale, del Sap, sindacato autonomo di polizia e di Finanzia & friends. Un torneo con tre squadre che urla: «Stop alla mafia». Il tutto davanti agli occhi di centinaia di studenti delle scuole della provincia. E per l’occasione c’era anche Rita Dalla Chiesa, figlia del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa ucciso dalla mafia il 3 settembre del 1982

«È la prima volta che entro in uno stadio per questo motivo e il significato di questa giornata è continuare a ricordare Giovanni Falcone – dice Rita Dalla Chiesa – Non dobbiamo perdere la memoria e non dobbiamo lasciare che qualcuno ce la porti via. Per i ragazzi Falcone, Borsellino e mio padre sono esempi. Oggi non ce ne sono tanti: i giovani hanno bisogno di sapere e hanno bisogno di esempi positivi».

Rita Dalla Chiesa e il sindaco di Grosseto Anton Francesco Vivarelli Colonna hanno parlato ai ragazzi presenti. «Sono commosso dal richiamo alla libertà di Rita. Non dobbiamo dare per scontata la libertà, deve essere difesa con le unghie e con i denti – dice il primo cittadino – La mafia non è mai lontana o ai margini, le organizzazioni criminali si insinuano nella società e voi dovete fare attenzione per captare, comprendere e contrastarle con tutte le vostre forze».

La giornata della legalità

Quando la bomba esplose a Capaci era il 23 maggio 1992, a perdere la vita sono stati Giovanni Falcone, Francesco Morvillo, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montirano. E a 33 anni dalla morte del magistrato che ha combattuto a testa alta e senza mai tirarsi indietro la mafia e i suoi tentacoli, nonostante gli attentati alla sua vita, a Grosseto Lux Events e la Fondazione il Sole hanno organizzato un evento che parla di legalità e lotta all’organizzazioni criminali.

Nel campo da calcio dello Zecchini sono entrati la polizia municipale, il sindacato di polizia e la guardia di finanza, pronti a lanciare un messaggio di legalità ai ragazzi delle scuole

Dalla Chiesa: «Legalità è libertà»

Prima della morte di Falcone e Borsellino, avvenuta in via d’Amelio il 19 luglio 1992, morì il generale Dalla Chiesa il 3 settembre 1982, ucciso sempre dalla mafia. 

 

 
 
 
 
 
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«Mio padre era lontano in Sicilia e noi eravamo a Roma quando fu ucciso, è stato difficile come, esattamente come è difficile ricordare oggi. Ho provato un dolore simile quando hanno assassinato Falcone, perché ci è stato molto vicino dopo la morte di mio padre – dice Dalla Chiesa – Giovanni voleva capire come mai lo avessero ucciso e ci chiedeva spesso che cosa avessimo sentito io e i miei fratelli. Era un uomo che aveva rinunciato alla libertà di andare a prendere un caffè e quando glielo portavano in ufficio doveva scegliere dieci caffè diversi nel caso in cui uno fosse avvelenato».

«Agli insegnanti chiedo di parlare della storia contemporanea, di quello che è successo in modo che gli studenti possano capire che cosa è successo, il motivo per cui tanti sono morti e il motivo perché in molti continuano ad avere speranza – conclude – Ragazzi siate liberi: la libertà è la cosa più importate che esista, state lontani da quello che vi ruba la libertà. State lontani dalla mafia».

 

Autore

  • Collaboratrice di MaremmaOggi. Amo le bollicine, rigorosamente in metodo classico; il gin e credo che ogni verità meriti di essere raccontata. Non bevo prosecco e non mi piacciono né i prepotenti né le ingiustizie. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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