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Rifondazione dalla parte degli agricoltori

L’opinione del circolo Vittorio Stefanini: «Siamo solidali, è stato impedito loro di svolgere la propria manifestazione di protesta. È stato l’unico caso in Italia»
La protesta degli agricoltori e, nel riquadro, la segretaria provinciale Stefania Amarugi

GROSSETO. Solidarietà e vicinanza agli agricoltori. Ad esprimerla sono i militanti del circolo Vittorio Stefanini di Rifondazione comunista, dopo la manifestazione di protesta di martedì 31 gennaio. 

Manifestazione che però si è fermata alle porte della città, perché gli agricoltori non sono stati autorizzati ad entrare con i trattori in città, dove sarebbero dovuti arrivare, in piazza Nassiyria. 

«Piccoli e medi imprenditori penalizzati»

«Vogliamo esprimere tutta la nostra solidarietà e vicinanza agli agricoltori maremmani a quali è stato impedito , unico caso in  tutta Italia di svolgere la propria manifestazione in difesa degli interessi della categoria e aggiungiamo noi di tutti i cittadini consumatori. Il mondo agricolo è oramai da anni alla mercé di politiche assolutamente scellerate penalizzanti per piccoli e medi imprenditori e atte a favorire gli interessi di grandi proprietari e grande distribuzione; vogliamo invitare a una riflessione in merito al rapporto tra quanto viene corrisposto all’ agricoltore e quanto paga il consumatore finale ebbene la differenza può raggiungere anche il 200%».

In pochi, ad esempio, sanno «che il prezzo di vendita al produttore viene imposto e che a fronte di costi di produzione sempre più alti, aumento di prezzo di carburante, costi di lavorazione, sementi, fertilizzanti per portare alcuni esempi, ha visto un andamento tendenzialmente al ribasso eppure sempre per rimanere in tema l’abbassamento del prezzo della materia prima non ha portato a un calo del prodotto finito».

«Produttori ricattati dalla gdo»

L’agricoltore vede scemare il suo reddito e il consumatore paga il costo della speculazione: un mix dannoso all’inverosimile. Ma occorre farsi anche delle domande davanti a prodotti offerti a prezzi stracciati. «In questi casi spesso chi vende e nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di grande distribuzione mette in atto dei veri e propri ricatti nei confronti dei produttori. Serve una nuova coscienza e conoscenza nel consumare, una rivisitazione totale del percorso di filiera che limiti la speculazione e il pagamento di prezzi adeguati , questo per evitare la chiusura di molte piccole aziende ed evitare quello che già in molte zone della nostra provincia è più che mai evidente, il ritorno dei grandi proprietari terrieri che proprio sulle difficoltà dei piccoli si stanno espandendo sempre più. Noi vogliamo invece essere vicini a chi resiste e lotta».

Rifondazione Comunista Grosseto circolo Vittorio Stefanini

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