MANCIANO. La rapina si era consumata nell’arco di pochissimi minuti. Un ragazzo con il viso coperto da un foulard era entrato con una pistola in pugno. L’aveva puntata contro la proprietaria della bottega di generi alimentari di Poggio Murella, minacciando di ucciderla. E si era fatto consegnare i soldi che erano nella cassa, 160 euro.
La confessione ai carabinieri
«Metti i soldi tutti o ti sparo», le aveva intimato con la pistola, che poi sarebbe risultata essere un’arma giocattolo ma priva del tappo rosso. La donna non lo aveva riconosciuto ma era riuscita a descriverlo ai carabinieri che già avevano avuto in passato a che fare con il ragazzo. I militari si erano presentati a casa sua: sulle prime il giovane aveva negato, poi però aveva consegnato ai carabinieri i 160 euro che aveva nascosto sotto al divano e aveva fatto trovare loro anche la pistola, avvolta nel foulard che indossava e nascosta dietro al muro di un annesso agricolo.
Per lui erano scattate le manette: il gip aveva convalidato l’arresto e l’aveva messo ai domiciliari.
Era accusato di rapina, ma anche di detenzione illegale di armi: si era fatto prestare da un amico il fucile da caccia del padre perché voleva provare l’ebbrezza di sparare. Ma aveva fatto un errore: si era immortalato in un video pubblicato poi su Instagram.
Il processo e la perizia
Giudicato con il rito abbreviato, il ventunenne è stato assolto ma questo non gli ha evitato due anni di libertà vigilata.
La sostituta procuratrice Anna Pensabene aveva chiesto la condanna del ragazzo con il riconoscimento del parziale vizio di mente. L’avvocata Anna Scifoni invece, aveva chiesto l’assoluzione. Il ragazzo è stato sottoposto a perizia psichiatrica: già seguito dalla Psichiatria di Orbetello, il giovane è risultato affetto da un disturbo borderline di personalità grave. Il giorno in cui aveva messo a segno la rapina, non sarebbe stato capace di intendere e volere.
Il giudice Sergio Compagnucci lo ha assolto, ma ha disposto per lui due anni di libertà vigilata durante i quali dovrà stare in una comunità. La sua condizione infatti, è peggiorata a causa dell’abuso di sostanze stupefacenti. Per questo il giudice gli ha prescritto la comunità e l’obbligo di comportarsi bene, di non frequentare tossicodipendenti né pregiudicati e l’obbligo di impegnarsi in attività lavorative o di formazione professionale.
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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