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Rama, Maremmagica, Promocultura: tre nomi per i musei

Dopo Rama e Maremmagica, ecco PromoCultura per le Clarisse. La coop di Empoli già gestisce il Museo Archeologico
Il Polo delle Clarisse di Grosseto, in via Vinzaglio
Il Polo delle Clarisse di Grosseto, in via Vinzaglio

GROSSETO. Fondazione Grosseto Cultura ha chiuso il cerchio, in mezzo alle polemiche e all’irritazione di sindaco e assessore alla cultura, tirati per la giacca e costretti a sorridere pubblicamente per una situazione che hanno subìto.

Alla fine Luca Agresti e Antonfrancesco Vivarelli Colonna, che hanno portato Grosseto a sfiorare la nomina a Capitale della cultura 2024, rischiano di essere ricordati più per un banale asterisco che per la colossale macchina messa in moto per tentare un’impresa che sarebbe stata enorme per la città. E che, comunque, la colloca fra le dieci finaliste, non una cosa da poco.

Detto questo, la riorganizzazione dei servizi museali messa in piedi dalla Fondazione, che sia stata per l’asterisco o meno, certo la scelta di Clan di non pubblicare quella nota preconfenzionata da Minculpop ha inciso parecchio, è adesso conclusa.

E se ne parlerà, speriamo in tempi brevi, in una conferenza stampa chiarificatrice.

Nella quale Fondazione, che si chiama così per un motivo, spiegherà anche perché ritiene di avere un compito di vigilanza sul sistema museale e non quello di ricerca di capitali disposti ad investire nella cultura grossetana. Le fondazioni servono a questo, l’organizzazione di eventi e il controllo sono principalmente compito dell’assessorato.

Assegnati i servizi nei musei

Intanto, come abbiamo scritto da qualche giorno, i servizi museali che erano di Silva e Le Orme sono andati a Rama che, da scatola vuota che era, si sta riciclando. Dopo aver preso la gestione del parcheggio di Alberese, ora tenta questa nuova sfida che, in un certo senso, un collegamento con il Parco ce l’ha. Si affiderà, però all’associazione “tutta al femminile” Maremmagica.

I servizi delle Clarisse, invece, sono stati affidati alla PromoCultura di Empoli, una cooperativa di servizi culturali che opera dal 1998 nel campo della promozione delle lettura, gestione e valorizzazione dei beni culturali e librari. 

Gestiscono decine e decine di musei e biblioteche, compreso il Museo Leonardiano di Vinci, uno dei più visitati in Toscana, dopo quelli fiorentini.

In Maremma già gestiscono la Biblioteca di Massa Marittima e il Museo Archeologico, davanti alle Clarisse.

Quindi devono solo attraversare via Vinzaglio…


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