GROSSETO. Andrea Rustici e Giulio Borgia, rappresentanti del presidio permanente degli agricoltori della provincia, tornano da Bruxelles con un bagaglio utile ai prossimi sviluppi.
Nella capitale europea hanno avuto occasione di incontrare l’europarlamentare Antonio Tajani e altri rappresentanti europei, dialogando sulle risorse che sono state messe a sostegno dei vari settori.
Le risposte dall’UE sono state attente e puntuali, quanto le domande fatti dai due rappresentanti del presidio. L’UE sta facendo il suo ruolo, mettendo a disposizione delle risorse che ogni Stato membro dovrà utilizzare al meglio. Come spiega Massimo Felicioni, uno dei coordinatori del presidio: «Ora toccherà all’Italia inserire queste risorse all’interno di piani ben coordinati. I nostri delegati si sono sincerati sui rapporti che l’UE ha con i propri stati membri, e gli incontri a Bruxelles gli hanno dimostrato che l’Europa è sensibile ai problemi dell’agricoltura»
Da Bruxelles al Senato italiano
I rappresentanti del presidio, tornati da Bruxelles hanno ampliato il loro raggio d’azione. Si sono messi in contatto con altri due comitati spontanei nati nei territori di Viterob e Tarquinia. Due realtà che, come il presidio degli agricoltori della provincia di Grosseto, raccolgono attività produttive importanti. Realtà dinamiche, ma anche loro fiaccate da questo stallo del settore primario.
Questi comitati, condividendo i valori e i propositi del documento presentato alla prefetta di Grosseto dal presidio degli agricoltori della provincia, si sono naturalmente uniti alla loro causa.
Nella mattinata di oggi 4 maggio poi, visibile anche via web, c’è stata l’udienza in Senato di Andrea Rustici.
Il rappresentante del presidio si è presentato a nome della sua azienda, ma ha fatto ovviamente riferimento a tutto il gruppo di produttori che si è riunito nel presidio, portando gli interessi di tutti nell’aula di palazzo Madama.
Rustici ha messo a fuoco il ruolo dell’agricoltore, di quali costi è chiamato a sostenere, fornendo uno spaccato del lavoro quotidiano di chi vive del settore primario. Portando le richieste del presidio, dall’aumento del prezzo del latte al contrasto delle pratiche sleali a livello commerciale. Richiamando anche al pericolo chiusura, rischio al quale molte aziende vanno incontro visto il persistere della crisi.
La 9ª Commissione permanente (Agricoltura e produzione agroalimentare) del Senato si è dimostrata ricettiva, e il senatore Patrizio La Pietra (Fdi) particolarmente vicino ai problemi sollevati da Rustici.
«Quello della zootecnia, dell’allevamento e di tutto il comparto agricolo, – dice il senatore La Pietra unitamente al coordinatore regionale di Fdi Toscana, Fabrizio Rossi che hanno seguito da vicino la vicenda legata al presidio – è un problema che come partito abbiamo da sempre a cuore».
«Per questo – concludono – ci siamo subito attivati come Fratelli d’Italia, e abbiamo reso possibile questa audizione in commissione agricoltura del Senato, così da riuscire a risolvere questa annosa problematica di un settore importante e trainante dell’economia italiana».
L’invito alle associazioni
Il richiamo alle associazioni di categoria continua e forse ora sta dando i propri frutti.
Massimo Felicioni racconta: «Le abbiamo invitate fin dalla costituzione del presidio. Per gli agricoltori e gli allevatori locali, dobbiamo dire che sono passati mesi e non è accaduto nulla. Con questo non vogliamo dire certo che intendiamo sostituirci alle associazioni di settore, ma dobbiamo certamente ottenere qualcosa di più concreto».
«Molto probabilmente – conclude – per fine maggio il presidio assieme ai comitati di Viterbo e Tarquinia si incontrerà con i vertici regionali di Cia, Coldiretti e Confagricoltura, quelli di Toscana e Lazio. Questo per aprire il tanto auspicato tavolo di confronto dove, nel rispetto dei ruoli, ognuno potrà dare il suo contributo per arrivare a meta».
«Ci tengo a ripetere che nessuno vuole sostituirsi ai rappresentanti delle associazioni, ma non possiamo tacere quando i risultati sperati non arrivano. I principali interessati, gli agricoltori e i produttori, stanno affrontando difficoltà forse mai viste prima. L’incontro sarà occasione di stimolo e dialogo. Il tempo sta passando e mi auguro che sia davvero utile, nell’interesse di tutti».
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Nato a Grosseto, pare abbia scelto quasi da subito di fare l’astronauta, poi qualcosa deve essere cambiato. Pallino fisso, invece, è sempre rimasto quello della scrittura. In redazione mi hanno offerto una sedia che a volte assomiglia all’Apollo 11. Qui scrivo, e scopro. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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