La protesta degli agricoltori al Parlamento europeo | MaremmaOggi Skip to content

La protesta degli agricoltori al Parlamento europeo

Il presidio degli agricoltori arriva in Europa, una nota di amaro però, le associazioni di categoria non si sono viste
Una foto dello striscione del presidio

GROSSETO. Il presidio degli agricoltori alle porte di Grosseto si aspettava di arrivare in senato.

I rappresentanti del presidio, tramite senatore Roberto Berardi, credevano di aver pronte le porte di palazzo Madama ad una prossima apertura.

Una foto di Palazzo Madama a Roma

Prima però, si sono spalancate quello del parlamento Europeo.

Nel frattempo, il presidio degli agricoltori, ha cambiato nome, adesso è “Presidio permanente Agricoltura della Prov di Grosseto“, l’aggettivo permanente serve a connotare la sua presenza anche dopo la smobilitazione della sede fisica.

Da Grosseto a Bruxelles

È Maurizio Gonnelli, il responsabile del presidio, a comunicare la novità dell’arrivo a Bruxelles: «Dopo la smobilitazione del presidio, l’attività continua. I nostri Giulio Borgia e Andrea Rustici, imprenditori agrari rappresentanti del presidio, grazie all’interessamento del senatore Roberto Berardi, saranno ricevuti oggi (26 aprile) e domani, assieme ad alcuni amministratori di Toscana, Umbria, Marche e Lazio, al Parlamento europeo».

Una foto dei partecipanti al presidio durante la visita del senatore Berardi

«È previsto un incontro a cena con il presidente Antonio Tajani – precisa Gonnelli – e già dal mattino di domani potranno incontrare, per un approfondimento sui temi relativi alle politiche agricole, il funzionario Lauro Panella, responsabile unità valore aggiunto nella direzione generale dei servizi di ricerca parlamentare per le politiche agricole. Nel pomeriggio di domani incontreranno in Commissione Europea anche Valentina Superti, che siede alla direzione generale del mercato interno per l’industria, l’imprenditoria e le pmi».

Una foto dell’edificio del Parlamento europeo

«Riteniamo – conclude Gonnelli – che alle attività e alle prospettive del Presidio siano arrivati già contributi preziosi. Altri incontri ancora sono in programma a partire da subito dopo il rientro degli amici da Bruxelles. Verranno correttamente comunicati come sempre abbiamo fatto per consentire a tutti, di essere informati su un tema che riguarda la sopravvivenza di un intero settore, e non solo».

Le associazioni di categoria: grandi assenti

Massimo Felicioni, uno dei coordinatori del presidio chiosa sulle conclusioni di Gonnelli: «Il Parlamento europeo avrà così modo di sentire direttamente la voce di chi è sceso in campo con il presidio. L’incontro in Europa servirà da trampolino per il futuro incontro in senato. L’appello a contribuire per i futuri incontri è sempre rivolto anche alle associazioni di categoria, che purtroppo non si sono viste al presidio, e questo ci dispiace molto. Credo sia importante anche per loro incontrarci piuttosto che escluderci: il Prefetto ci ha incontrati, come alcuni amministratori, e il dialogo ci è sembrato utile. Le associazioni vivono con l’agricoltura, e sappiamo bene che l’unione fa la forza, ci dispiace non averle ancora viste».

 

 

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