GROSSETO. Non si può pregare nei locali di in via Trento. Lo aveva stabilito il Comune con un’ordinanza, lo ha confermato il Tar di Firenze, bocciando il ricorso dell’associazione Faizan e Madina.
Il Comune, con l’ordinanza dirigenziale 182 del 27 febbraio scorso aveva ingiunto all’associazione musulmana il divieto di effettuare attività di culto in quei locali.
L’associazione, difesa dall’avvocato Paolo Zannoni, aveva quindi fatto ricorso al Tar.
Il Tar: il ricorso è infondato
Oggi la terza sezione del Tar della Toscana ha preso la sua decisione. Ritenendo che il ricorso è infondato.
«Ritenuto che, ad una sommaria cognizione – si legge nella sentenza -, il ricorso non presenta profili di fondatezza, sembrando sufficientemente comprovato l’utilizzo dei locali in difformità dalla destinazione d’uso come deposito-magazzino, con sensibile aumento del carico urbanistico; ritenuto, pertanto, di dover respingere l’istanza di sospensione del provvedimento impugnato; ritenuto di poter, comunque, compensare le spese della fase cautelare, tenuto conto di tutte le circostanze e della qualità delle parti;
Per questo motivo
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana (Sezione Terza) respinge l’istanza di sospensione del provvedimento impugnato e compensa le spese della fase cautelare».
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