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Positiva al Covid, staffetta per farla partorire

La donna vive sull’isola del Giglio: è stata portata a Grosseto e sistemata in un appartamento dov’è rimasta fino al parto
L’equipe di ostetricia

ISOLA DEL GIGLIO. Era positiva al Covid e ha dato alla luce una splendida bambina: e tutto questo è stato possibile grazie alla perfetta collaborazione tra i servizi territoriali dell’Asl e quelli ospedalieri.

Una catena umana di professionalità

È  quanto accaduto qualche giorno fa, quando una giovane che aveva contratto il virus durante la gravidanza, ha dato alla luce con parto naturale un bella bambina in piena salute, venuta al mondo grazie al lavoro di squadra dei professionisti dell’Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale Misericordia, dei servizi territoriali consultoriali e dei medici di medicina generale, già avviato alcuni giorni prima.

La signora, che abita all’isola del Giglio dove proprio ora si è scatenato un focolaio di Covid, era risultata positiva nell’ultimo mese di gravidanza, una condizione ormai non più straordinaria, ma comunque da tenere sotto controllo e monitorare puntualmente.  La paziente, per timore e difficoltà organizzative, non aveva preso in considerazione la possibilità di trasferirsi sulla terraferma per essere più vicina all’ospedale. La rete di collaborazione è partita dal medico di famiglia della signora,  uno dei due medici di medicina generale dell’Isola, che ha contattato il servizio consultoriale Asl più vicino per rendere nota la situazione peculiare della sua assistita e cercare un modo di avvicinarla. I professionisti dell’Ostetricia e Ginecologia del Misericordia si sono quindi attivati prendendo contatto con la signora, facendo il possibile per il suo trasferimento a Grosseto e così è stato.

Trasferimento eccezionale

La coordinazione e la collaborazione ospedale-territorio hanno permesso ai sanitari insieme al medico di famiglia di monitorare costantemente le condizioni di salute della donna e di organizzarne il trasporto sulla terraferma con un mezzo adatto ai pazienti Covid positivi. Una volta al Misericordia, la paziente è stata trasferita nella sezione Covid di Ostetricia tramite barella di biocontenimento, dove il ginecologo e l’ostetrica l’hanno visitata e monitorato lo stato di salute del feto. Dopo un’accurata valutazione e alcune ore di osservazione, il quadro clinico di madre e figlia risultavano nella norma, la paziente è stata quindi dimessa e accompagnata in un appartamento, appositamente individuato e predisposto in modo che madre, padre e nascituro potessero soggiornarvi comodamente, seguiti dai sanitari, in attesa che il desiderato momento iniziasse in maniera spontanea, ma in totale sicurezza. Circa 72 ore la signora ha iniziato ad avere forti contrazioni sempre più vicine ed è stata portata in ospedale dove nella sala parto Covid dedicata ha dato alla luce la sua piccola. Dopo un breve periodo di osservazione ospedaliera, mamma e figlia sono tornate al domicilio temporaneo, dove resteranno il tempo necessario per i primi controlli per poi rientrare definitivamente a casa.

«Il reparto grossetano, fin dall’inizio della pandemia, è stato ripensato e riorganizzato per far fronte alla nuova esigenza di separare i percorsi nascita in caso di partorienti positive al Covid – spiega Stefano Tamburro, direttore facente funzione di Ostetricia e Ginecologia del Misericordia – Questo con lo scopo di dare garanzie di sicurezza alle donne in gravidanza che seguono l’iter “ordinario” e allo stesso tempo dedicare una maggiore attenzione alle pazienti con Covid e ai loro nascituri. A tal fine è stato da subito messa a punto una linea assistenziale dedicata, realizzata secondo quanto previsto dalla normativa in materia di sicurezza anti-Covid per un’adeguata presa in carico della madre e del bambino – Il caso della signora è l’esempio di come questo modello assistenziale ospedaliero funzioni e di come l’integrazione tra l’ospedale e il territorio, il fare rete, la concertazione e la professionalità degli operatori di cui dispone la sanità grossetana, abbiamo dato prova di garantire la totale sicurezza alle cittadine in situazioni così delicate anche in periodo di pandemia Covid».

 

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