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Ponte di Pasqua, turisti in arrivo ma non troppo

Su tutta la costa ma anche nelle zone collinari, le strutture ricettive si stanno preparando a riaprire. Ci sono prenotazioni ma manca però il personale
Una veduta di Castiglione della Pescaia
Una veduta di Castiglione della Pescaia

GROSSETO. Quest’anno il ponte di Pasqua è molto “basso”, e tante strutture ricettive stanno facendo bene i loro conti: riaprire o aspettare ancora qualche settimana? La domanda è d’obbligo e non è così scontata, considerando che le criticità degli ultimi anni, ricerca del personale qualificato come cuochi, camerieri, addetti alle pulizie e in generale manutentori, è sempre uno dei grandi problemi che affliggono chi si occupa di turismo.

Trovare aiuti, anche qualificati, rende per molti imprenditori riflettere a lungo se aprire a tutti i costi o aspettare.

Prenotazioni in arrivo, ma non tutte le strutture sono pronte

Il ponte pasquale in genere ha fatto sempre da apripista alla stagione estiva: i titolari approfittano per sistemare le loro strutture, cercare appunto personale e iniziare in qualche modo a prepararsi all’arrivo dell’estate. A risentire della Pasqua a fine marzo però, non sono solo i classici hotel e ristoranti (che paiono più in crisi), ma anche molti negozi: non è infatti semplice trovare commesse e addetti per pochi giorni, e i proprietari in mancanza di alternative sono costretti a rimanere chiusi, perdendo di fatto un giro d’affari comunque importante.

A sentire qualche associazione di categoria, si va verso l’apertura di almeno il 50% delle strutture ricettive, almeno su tutta la costa: numeri comunque importanti, anche se viene sottolineato da più parti, le prenotazioni vanno anche in base alle previsioni del meteo. In particolare sono i turisti italiani a farla da padrone, anche se c’è un sostanziale ritorno dei vacanzieri stranieri: oltre a svizzeri e tedeschi, si stanno riaffacciando americani, francesi e dall’est Europa.

L’analisi di Vasellini, presidente di Assohotel Confesercenti Grosseto

«Pur permanendo le incognite dovute alla situazione meteo che in questo periodo incide ancor maggiormente sulle scelte dei turisti – dice Amedeo Vasellini, presidente Assohotel Confesercenti, e titolare dell’hotel terme Leopoldo II di Lorena – il trend appare positivo. Anche per quanto riguarda la lunghezza del soggiorno».

«Permangono le problematiche legate al territorio che, se da una parte tanto offre in termini di paesaggio – prosegue Vasellini – varietà di location e di situazioni esperienziali, dall’altro presenta criticità dal punto di vista infrastrutturale per quel che viene immediatamente percepito dal turista; si parla della solita viabilità più o meno complicata per arrivare nel nostro ambito turistico, si parla di altre difficoltà dovute a una manutenzione non sempre ottimale dei siti di destinazione turistica».

«Nel complesso, pur non potendosi lamentare oltre il dovuto, gli operatori turistici chiedono una maggior collaborazione con le amministrazioni nella fase preliminare di individuazione di progettualità programmatica e l’individuazione dei capitoli di spesa, specie per quanto riguarda l’utilizzo dell’imposta di soggiorno».

Una situazione, quella che emerge dalle imprese aderenti ad Assoturismo Confesercenti Grosseto, in linea con i dati nazionali, che parlano di una crescita dell’1,2% rispetto allo scorso anno specie per quanto riguarda le presenze straniere, mentre una leggera flessione la si riscontra per il turismo interno, quello italiano. Se però gli stranieri prediligono le città d’arte, sono gli italiani a scegliere la costa, territori come il nostro, su cui però l’incognita climatica incide ancora di più.

«Le città d’arte restano le mete preferite per molti turisti soprattutto in un periodo in cui la stagione meteorologica è ancora incerta – afferma Pietro Gavazzi titolare dell’hotel Il Giardino oltre che dell’omonimo stabilimento balneare, e componente della presidenza di Confesercenti Follonica -. Il mare resta per la nostra zona l’attrattore principale, purtroppo il calendario con una Pasqua bassa e l’incertezza meteorologica prevista per i prossimi giorni potrebbe non favorire un weekend lungo. Al momento i dati sono incoraggianti per l’avvio della stagione estiva con richieste e prenotazioni da diversi paesi europei che considerano il nostro mare toscano e il nostro territorio un valore aggiunto legato alla gastronomia».

Parla di Pasqua “oltre le aspettative” Isacco Sforza Sales & Marketing Manager della Fattoria San Lorenzo.

«Per Pasqua, rispetto al 2023, abbiamo un leggero aumento dell’occupazione del 3% con il totale gestione ricavi che sale di un + 8%. In sostanza abbiamo venduto leggermente di più e meglio. Rispetto al 2022 siamo invece in calo di un 10% generale sia per occupazione sia per incremento di spesa ma sappiamo che il 2022 fu una bolla da non considerare. In conclusione una Pasqua oltre le aspettative visto e considerato che è arrivata molto presto con tutte le incognite del caso».

«La notizia non buona è che aprile non sta promettendo bene, siamo ad oggi dietro rispetto allo stesso periodo del 2023 per le prenotazioni di questo mese che appare molto fiacco in trend negativo sia in occupazione sia in revenue valutando Pasqua e aprile, la sensazione è che si faccia un ulteriore sforzo per godere di Pasqua per poi frenare».

 

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