Peruzzi da record: 37 Km sulla neve in calzoncini | MaremmaOggi Skip to content

Peruzzi da record: 37 Km sulla neve in calzoncini

Olaf ha percorso 37 chilometri nel Parco Nazionale d’Abruzzo, nonostante le condizioni meteo avverse: -8°C e venti a 100 km orari
Olaf Peruzzi mentre corre sulla neve
Olaf Peruzzi durante la sua impresa

MASSA MARITTIMA. Questa volta Olaf Peruzzi, 46 anni di Massa Marittima, ha scelto Campo Imperatore nel Parco Nazionale d’Abruzzo la sua terza sfida con se stesso.

Essendo un runner con i fiocchi ha deciso anche di renderla unica. Lo ha fatto correndo in pantaloncini dalla chiesa Madonna della Neve fino a Rocca Calascio. È il primo nella storia delle imprese sportive, il primo ed unico a farlo d’inverno con una temperatura di otto gradi sotto lo zero e un vento che ha raggiunto i cento chilometri orari.

Olaf durante la corsa

Con la collaborazione ed il permesso avuto dalla direzione del Parco, giovedì 16 marzo, è stato portato in vetta con la funivia, nonostante gli impianti fossero chiusi a causa del forte vento. Ad accompagnarlo c’era Daniele Petricola, una guida del Parco. Olaf ha percorso 37 chilometri in cinque ore e mezzo (incluse le pause per bere e alimentarsi) e ha stabilito un record. Non per il tempo impiegato, ma per l’abbigliamento, che in un altro contesto avremmo potuto definire decisamente inadatto.

Olaf e Daniele Petricola

Un’impresa dettata dalla natura

Al suo rientro a Massa Marittima dove vive con la famiglia da circa vent’anni (Olaf è originario di Montelupo Fiorentino), ci siamo sentiti. La prima domanda che mi sarebbe venuta spontanea poteva solo essere: «Ma chi te lo ha fatto fare?». Poi, però ho chiesto:

Quale motivo ti ha spinto a intraprendere un’impresa del genere?

«Alla base c’è l’amore per la natura, i silenzi, i colori, i profumi. Poi amo la corsa lenta perché mi permette di vivere tutto questo in modo totale. A questo ho solo aggiunto una stravaganza che non fosse da tutti, dal momento che non mi interessa raggiungere un record in termini di tempo».

Problemi per le gambe, visto il freddo e il vento?

«Non è stato il freddo a crearmi problemi; quando il passo prende il suo costante ritmo, non lo senti più. Invece qualche problema l’ho avuto quando sono sprofondato nella neve, perché mi sono graffiato ed ho qualche escoriazione. Per il gran freddo la neve sotto era diventata ghiaccio e quindi mi ha tagliato. Ma il freddo a sua volta ha chiuso le ferite».

Questa è la tua terza impresa, che mi dici delle altre due?

«Lo scorso anno ho fatto la “coast to coast” in tre giorni, 90 chilometri al giorno con 14 ore di media. Da Rimini passando per il Chianti fino a Follonica. L’anno prima ho percorso 100 chilometri nelle Colline Metallifere in una sola giornata».

Parlare con questo giovane, che definire intraprendente è un eufemismo, permette di coglierne tutto l’entusiasmo che lo anima. Tanto da far venire quasi la voglia di provare una delle sue imprese. Ma è questione di un attimo, poi lucidamente ci si accontenta di essere spettatori di chi ha i numeri per sorprenderci.

 

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