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Pd senza vittorie, Lesch si dimette

Hannah Lesch fa un passo indietro: «Mi assumo tutte le responsabilità mie e non. Bisogna avere l’umiltà di chiedere scusa»
Hannah Lesch

MANCIANO. Ha affidato il suo saluto a chi fino a oggi l’ha sostenuta ad un lungo post su facebook. Hannah Lesch, segretaria del Pd di Manciano ha rassegnato le dimissioni giovedì 23 giugno. «Troppi personalismi e un correntismo esasperato», scrive.

L’analisi della sconfitta

È stata certamente la sconfitta alle ultime elezioni a spingere la segretaria a fare un passo indietro. «Sono stati anni che mi hanno insegnato tanto e mi hanno fatto crescere, anche sotto l’aspetto personale – scrive – Purtroppo però il mio impegno seppur massimo, non è stato sufficiente per arrivare ad una vittoria nelle elezioni comunali. Di questo esito mi assumo tutte le responsabilità mie e non. Fare un passo indietro dopo il risultato elettorale è un gesto che io considero doveroso. Io credo che in politica la faccia la si debba mettere sempre, fino in fondo, e che bisogna avere anche l’umiltà di chiedere scusa laddove possono essere stati commessi degli errori, invece di nascondersi dietro alla ricerca di colpe o di colpevoli».

A Manciano, alle ultime elezioni, il Pd aveva un ottimo candidato, Rossano Galli che però non è riuscito a sconfiggere il sindaco in carica, Mirco Morini che a sua volta era sostenuto dall’ex sindaco Pd, Marco Galli

Nonostante l’impegno non solo della Lesch, ma di tutto il suo gruppo, il risultato alle urne non è stato benevolo per il Pd. «L’unità del centro sinistra raggiunta alla fine del mio mandato è stata vanificata – dice –  in quanto la mancanza di coerenza politica, i personalismi e un correntismo esasperato all’interno del partito, ancora una volta hanno portato all’autoreferenzialità ed alla chiusura verso l’esterno, aspetti che ho sempre cercato di combattere in quanto allontanano la politica dalla gente e dalle sue necessità».

Confronto, apertura e attenzione alle persone

Confronto, apertura e attenzione alle persone sono gli ingredienti sui quali Lesch ha puntato, ma che non sarebbero stati colti dai suoi. «Bisogna imparare a valorizzare le persone che si impegnano e riconoscere molto di più il contributo delle donne e dei giovani. Bisogna finalmente avere più coraggio e abbandonare logiche e strategie che hanno mostrato la corda ancora una volta, stando di più fra le persone, aprendosi al confronto e all’ascolto per interpretare in maniera corretta i sentimenti della cittadinanza – aggiunge –  Solo in questo modo il cambiamento che era stato richiesto dalla gente avrebbe potuto trovare con noi una risposta efficace e costruita insieme. Mi auguro che non venga disperso il grande patrimonio umano che in questi anni è stato creato nel territorio di Manciano, persone legate dall’amore per il posto in cui vivono, in tanti senza nessuna tessere di partito, estranee a lotte di potere che non li riguardano e non gli interessano.
Personalmente continuerò nel mio impegno in qualità di consigliere comunale, pronta a dar voce ai bisogni delle cittadine e dei cittadini del nostro territorio come ho cercato di fare sempre in questi anni.
Infine ringrazio Rossano Galli per essersi messo a disposizione per dare una mano in un momento storico così difficile, affrontando la campagna elettorale come nessun altro avrebbe meglio saputo fare e dimostrando che la politica propositiva e soprattutto leale e corretta, è ancora in grado di risvegliare le piazze del nostro territorio.
Un saluto a tutti».
 
 

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