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Parte dalla Maremma la guerra all’anoressia – Il Video

Presentata oggi a Grosseto la fondazione nazionale “Fiocchetto Lilla”. Ecco le cifre dei disturbi dell’alimentazione in provincia di Grosseto

GROSSETO. Riparte dalla Maremma la battaglia contro l’anoressia, la bulimia e i disturbi del comportamento alimentare. Oggi si chiamano disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (Dna), ma poco cambia, perché ormai rappresentano un’emergenza sociale di livello nazionale.

Questa mattina, 15 marzo, giornata nazionale contro i Dna, nella sala Pegaso del palazzo delle Provincia, si è presentata al pubblico la fondazione “Fiocchetto lilla”, formalizzata pochi giorni prima davanti al notaio Riccardo Menchetti a Grosseto. L’obiettivo è combattere la piaga sociale di anoressia, bulimia, binge eating, vigoressia, ortoressia (i Dna riconosciuti).

Come? con la concretezza, spiega Mariella Falsini, promotrice e presidente della fondazione, madrina della onlus Perle, che per 20 anni a Grosseto ha lavorato per sollevare il velo sul problema dei Dna e sostenere chi ne era colpito. 

Concretezza: la parola d’ordine della fondazione 

«Prevenzione, ascolto, etica, credibilità, comunicazione, ricerca, formazione, tempestività, continuità assistenziale. In un’unica parola concretezza», spiega Falsini. «La fondazione Fiocchetto Lilla vuole mettere questo a disposizione delle persone affette da malattie del comportamento alimentare e delle loro famiglie. Nasce, infatti, dall’esperienza di chi ha affrontato la malattia, di chi ha lottato in prima persona e si è impegnato per far conoscere e riconoscere le malattie del comportamento alimentare. Dopo anni spesi nei rispettivi ambiti territoriali per aiutare persone, dialogare con le istituzioni, fare prevenzione e informazione, sensibilizzare la cittadinanza, approfondire studi e stimolare competenze professionali, è giunto il momento di fare un salto di qualità. E di farlo con mezzi adeguati alle nuove e crescenti sfide».

Fanno parte della Fondazione le associazioni “Così Come Sei”, fondata da Francesca Lazzari, che ha perso uno dei suoi quattro figli, “Mi Nutro di Vita”, presieduta da Stefano Tavilla, che ha visto morire la figlia, Micaela Bozzolasco e Sebastiano Ruzza che hanno vissuto la malattia sulla propria pelle, “Perle Onlus”, fondata da Mariella Falsini, che la malattia la conosce da vicino, Simona Corridori ideatrice del “Codice lilla” e Maria Carla Martinuzzi.

Gli obiettivi della fondazione

C’è un video realizzato dalla fondazione per promuoverne le attività e riassumerne le finalità: dalla prevenzione nelle scuole, al supporto a malati e famiglie, al confronto con le istituzioni, fino a fare rete con le strutture a supporto del territorio.

Le cifre dei Dna in Maremma

I dati Istat aggiornati sono del 2021, ma non si discostano dalla situazione attuale. La fotografia dell’Italia e della Maremma dimostra che i disturbi dell’alimentazione costituiscono una delle patologie emergenti del XXI secolo. Si stanno diffondendo con notevole rapidità, riguardano fasce sempre più ampie di popolazione. Dall’altra parte si abbassa l’età di esordio della patologia, già nei bambini e nella preadolescenza. L’età media in cui si manifesta è 17 anni. 

Secondo gli studi epidemiologici internazionali, nei Paesi occidentali compresa l’Italia, nelle ragazze tra i 12 e i 25 anni, la prevalenza dell’anoressia nervosa è intorno allo 0,2 – 0,8%, la bulimia nervosa intorno al 3%, altri disturbi non specificati tra il 3,7 e il 6,4%. In continuo aumento la bulimia e il cosiddetto disturbo da alimentazione incontrollata. 

A Grosseto, si stimano tra 225 e 902 casi di anoressia nelle donne, tra 25 e 100 negli uomini; i casi di bulimia sono 3.382 nelle donne, 375 negli uomini. I numeri sono molto più alti per i disturbi non altrimenti identificati: tra 4.172  e 7.216 nelle donne, tra 463 e 801 negli uomini.

I dati Istat sulla diffusione dei Dna
I dati Istat sulla diffusione dei Dna

 

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