PORTO SANTO STEFANO. Questa sera, mercoledì 4 giugno, il Maracanà Bussi di Porto Santo Stefano, casa dell’Argentario calcio, ospita il Torneo dei Rioni e sarà testimone di qualcosa di più grande di una semplice partita.
In campo ci sarà la Fortezza da una parte e la Croce dall’altra. Ma nel cuore di questa sfida ci sono due uomini e due portieri, che sono un padre e un figlio, ovvero Vincenzo e Nicola Di Roberto.
In campo per la prima volta si troveranno di fronte uno contro l’altro. Ma chi guarda bene, vedrà che sono sempre dalla stessa parte: quella della passione, della famiglia e di un amore che si tramanda tra le dita, nei guanti e dentro ogni tuffo.
La porta, fra eredità e destino
Per chi gioca in porta, non esiste fortuna, esiste solo l’istinto, il coraggio e i silenzi da riempire con il cuore. Vincenzo ha vissuto la porta con il peso e la gioia di chi protegge.
Nicola l’ha scelta quasi senza accorgersene, perché quel rettangolo disegnato a gesso era già casa. Ora il tempo, la casualità e un torneo di beneficenza mette padre contro figlio, ma ogni parata di Nicola avrà dentro anche la voce di Vincenzo.
Dal canto suo ogni sguardo di Vincenzo trasuderà l’orgoglio per il futuro e per suo figlio.
Il calcio e la porta accomunano Vincenzo e Nicola, che si sfidano all’ultima parata, ma il gioco e la competitività non toccherà mai il rapporto fra i due, che giocano con rispetto e amore. E nei gesti, nello sguardo e in quel breve abbraccio prima o dopo il fischio avranno vinto entrambi.
Un torneo che gioca per amore
E proprio il cuore è il centro di tutto. Perché quest’anno, il Torneo dei Rioni non è solo sport: è solidarietà concreta.
Parte dell’incasso sarà destinato ad aiutare due ragazzi di Porto Santo Stefano e le loro famiglie, colpiti da momenti duri, di quelli che mettono alla prova, ma che mostrano l’unità del paese. Così un torneo di calcio non solo è una partita, ma è un intreccio fra passione, amore e solidarietà.
Stasera a Porto Santo Stefano, si giocherà per il rione, ma soprattutto la partita è per gli altri. Con l’anima tra i pali e la solidarietà sotto le luci del campo c’è una comunità intera che gioca unita, avendo davanti ai proprio occhi l’essenza più vera della sport e della solidarietà.
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Redattore di MaremmaOggi. Per me scrivere è uno strumento di verità, di bellezza, è di liberta, un mezzo per esprimere ciò che altrimenti rimarrebbe inespresso. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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