Omicidio di Riotorto: condanne confermate | MaremmaOggi Skip to content

Omicidio di Riotorto: condanne confermate

Ventiquattro anni per l’omicidio di Maria Simonetta Gaggioli alla nuora Adriana Pereira Gomes e un anno al figlio Filippo Andreani

FOLLONICA. Ventiquattro anni per l’omicidio di Maria Simonetta Gaggioli alla nuora Adriana Pereira Gomes e un anno al figlio Filippo Andreani, per aver indebitamente utilizzato il bancomat della donna. La corte d’assise d’appello di Firenze ha confermato, dopo poco più di un’ora di camera di consiglio, le condanne del tribunale di Livorno.

Verso il ricorso in Cassazione

I ricorsi erano stati promossi dai due imputati: Adriana Pereira Gomes, difesa dall’avvocato Franco Borselli del foro di Firenze e Filippo Andreani, difeso da Franco Ciullini,  si rivolgeranno ora ai giudici della Cassazione. È questo l’ultimo tentativo possibile, soprattutto per la donna, di vedersi ridurre la pena. 

Il corpo di Maria Simonetta Gaggioli fu trovato il 3 agosto 2019 a Poggio alle Forche, lungo l’Aurelia. C’erano una carcassa di un cinghiale e un sacco a pelo, che furono notati da un uomo di origini nigeriane che si avvicinò e vide il cadavere della settantaseienne: il corpo era in avanzato stato di decomposizione. 

I carabinieri che avviarono subito le indagini, non ci misero troppo a ricostruire quello che era successo la sera del 26 luglio, quando la donna scomparve senza lasciare traccia. Una nipote della donna, tre giorni dopo costrinse Filippo a denunciare la scomparsa della madre. 

Poi, quando i carabinieri chiusero il cerchio e indagarono Adriana Pereira Gomes, la donna confessò al marito di aver nascosto il cadavere di Maria Simonetta Gaggioli, anche se non si è mai assunta la responsabilità di averla uccisa. Utilizzando un farmaco che la donna regolarmente assumeva – dirà l’autopsia – il Duotens, che le aveva somministrato nel caffè.

«Ha agito con crudeltà»,  aveva scritto la giudice del tribunale di Livorno Tiziana Pasquali, presidente della corte d’assise che aveva emesso la sentenza di primo grado. Quando Maria Simonetta Gaggiolì morì, la nuora nascose dapprima il suo corpo sotto al lettino sul quale dormiva uno dei suoi tre figli, per non farlo trovare al marito Filippo, poi lo fece sparire, andando a gettarlo lungo l’Aurelia. Per quel reato, Adriana Pereira Gomes è in carcere, mentre i suoi tre figli sono stati affidati a una casa famiglia

 

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