Offesero Ape su Fb: gli pagheranno 6mila euro di risarcimento | MaremmaOggi Skip to content

Offesero Ape su Fb: gli pagheranno 6mila euro di risarcimento

Michele Rossi, da tutti conosciuto con il soprannome Ape, si era incatenato nell’atrio del Comune per avere una casa popolare. In quattro sono stati condannati per i commenti sui social
Michele Rossi, detto Ape, davanti a una delle sue roulotte
Ape durante una recente intervista

GROSSETO. Il 26 novembre 2019 aveva deciso di fare una protesta eclatante e si era incatenato nell’atrio del Comune. Chiedeva che gli venisse assegnata una casa popolare, dopo che l’amministrazione l’aveva sgomberato dal viale Sonnino per trasferire lui e tutti i suoi mezzi in via Giordania. 

A processo per le offese su Facebook

«Non ha mai lavorato un giorno in vita sua, ha sempre vissuto alle spalle della società», aveva scritto uno degli imputati. 

«L’utilizzo che farebbe del terreno che gli è stato assegnato è pari a una discarica a cielo aperto… ha delle licenze per fare quello che fa?», gli aveva fatto eco un altro. E ancora: «Ma lo sapete per quanti anni questa persona ha noleggiato mezzi a nero? Non ha mai pagato nemmeno un euro e ha sempre fatto quello che gli pareva». E poi: «Trattava male chi si avvicinava al suo gabbiotto abusivo». «Nel tempo ne ha combinate di tutti i colori».

Sono queste le frasi per le quali quattro grossetani, Diego Nocciolini, difeso dall’avvocato Massimiliano Arcioni, Alessio Arezzini, difeso dall’avvocato Roberto Baccheschi, Gerardo Scarano, difeso dall’avvocato Alberto Vannetti e Luca Riverdora difeso dall’avvocata Francesca Carnicelli erano stati citati a giudizio dal pm Salvatore Ferraro

Rossi, assistito dall’avvocato Filippo Maria Bougleaux, aveva parlato in aula, durante il processo. Spiegando che alcune delle cose scritte non erano vere. 

Condannati al pagamento della multa e a 6mila euro di risarcimento

Pochi giorni fa, in tribunale, si è concluso il processo che vedeva imputati i quattro uomini per diffamazione. Il giudice Marco Bilisari li ha condannati al pagamento di 500 euro di multa ciascuno, oltre alle spese processuali. 

I quattro uomini sono stati anche condannati a risarcire Rossi, che si era costituito parte civile, per 1.500 euro ciascuno. Seimila euro in totale. Dovranno pagare anche le spese di difesa e di costituzione di parte civile. 

La motivazione, sarà depositata entro 30 giorni. 

Autore

  • Francesca Gori

    Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

    Visualizza tutti gli articoli

Riproduzione riservata ©

Condividi su

Articoli correlati

Reset password

Inserisci il tuo indirizzo email e ti invieremo un link per cambiare la tua password.

Powered by Estatik