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«Non ero in Francia»: accusato di omicidio, si difende

Il ventinovenne è in carcere in attesa dell’estradizione: arrestato dai carabinieri a Grosseto, è accusato di aver sequestrato un uomo che è stato poi ucciso
Il carcere di via Saffi, a Grosseto
Il carcere di via Saffi a Grosseto

GROSSETO. «Non ero in Francia, mi hanno espulso nel 2020 e da allora non ci sono più rientrato». Si è difeso così il ragazzo di 29 anni arrestato il 18 febbraio a Grosseto, durante un controllo dei carabinieri. I militari lo hanno fermato insieme a un altro giovane. Quando hanno messo il suo nome nella banca dati, hanno scoperto che sulla sua testa pendeva una richiesta di estradizione. 

Il 29enne è accusato di concorso in omicidio e sequestro di persona. Presto sarà celebrata l’udienza per la richiesta dell’estradizione. Il giovane è rinchiuso nel carcere di Grosseto: l’avvocato Giulio Parenti, che lo difende, ha ottenuto che potesse incontrare i suoi fratelli. 

La spada di Damocle dell’estradizione

Sulla testa del 29enne pende la spada di Damocle dell’estradizione. Mourad Lasri, 43 anni originario del Marocco ma residente a Bordeaux, in Francia, era scomparso il 18 agosto 2023. Quasi un mese dopo, il suo corpo fu ritrovato in un bosco a Saint-Pierre-du-Palais, nella Charente-Maritime, in avanzato stato di decomposizione. Per quel rapimento e per quell’omicidio, erano finiti nel mirino della polizia tre persone: un 16enne e un 26enne, interrogati lo scorso dicembre a Bordeaux. E un 29enne di origini tunisine, che è stato arrestato dai carabinieri di Grosseto la sera del 18 febbraio in città.  

Il 29enne, quando si è trovato di fronte al consigliere della Corte d’appello Francesco Bagnai, non ha ovviamente acconsentito a farsi consegnare alle autorità francesi. Per questo l’arresto è stato convalidato ed è stata fissata l’udienza per l’estradizione. Il ragazzo, in Francia, c’era stato. «Ma nel 2020 sono stato espulso – ha detto – e non ci sono più tornato». 

«Non conosco l’uomo che è stato ucciso»

Ha negato di conoscere Mourad Lasri. E ha affermato di essere stato sempre in Italia, dal febbraio 2023 al novembre 2023. A Parma, dove vive la sua famiglia e dove il 29enne ha svolto diversi lavori. Come imbianchino, come agricoltore. A Parma vive la sua famiglia.

Ed è lì che, una volta uscito da un centro per migranti irregolari in Slovacchia fino al 19 gennaio dello stesso anno, è tornato. Rinchiuso nel carcere di via Saffi, il 29enne spera di scongiurare l’estradizione, dimostrando di non essere stato in Francia nel periodo in cui è stato sequestrato ed è morto il 43enne. 

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  • Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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