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Musei, la Fondazione: «Asterisco? Noi come padri di famiglia»

Panchina smart, intelligenza artificiale, totem multimediale: saranno musei hi-tech. Il presidente Tombari: «Alla fine non siamo così male»
Da sinistra: Alessandro Corina, Angelo Mecacci, Giovanni Tombari e Alessandra Paolini. Mancava Cecilia Bambagini, per problemi di famiglia
Da sinistra: Alessandro Corina, Angelo Mecacci, Giovanni Tombari e Alessandra Paolini. Mancava Cecilia Bambagini, per problemi di famiglia

GROSSETO. «Come i padri di famiglia, abbiamo scelto il risparmio»: lo ripete più volte Giovanni Tombari, presidente di Fondazione Grosseto Cultura, spiegando la rivoluzione nella gestione dei musei delle Clarisse e di Storia Naturale. «Una decisione presa in pochi giorni, ma oculata. Con le nuove cooperative spendiamo meno e pensiamo di avere servizi migliori. Ci mettiamo la faccia».

Una decisione presa, peraltro, saltando come atleti sui 3000 siepi i due direttori e evitando come sciatori discesisti i paletti sindaco e assessore, avvertiti solo a cose fatte: «I tempi erano stretti, le offerte sono arrivate tutte insieme, ma pensiamo di aver scelto per il meglio, peraltro puntando su cooperative di grande esperienza nel settore. Alla riunione del 30/12, con sindaco e assessore, anche lo stesso Mauro Papa (direttore delle Clarisse, ndr), ha detto che su PromoCultura non aveva niente da obiettare, anzi».

Giovanni Tombari, presidente Fondazione Grosseto Cultura
Giovanni Tombari, presidente Fondazione Grosseto Cultura

Le scelte sono quelle trapelate già nei giorni scorsi. Il colosso PromoCultura, di Empoli, oltre 100 dipendenti, gran parte dei quali a tempo indeterminato, arriva alle Clarisse. Rama, in Ati (Associazione temporanea di imprese) con MaremMagica va al Museo di Storia Naturale.

Una scelta prima di tutto economica. E, nonostante quanto dichiarato dagli esponenti di Clan, non legata alla vicenda asterisco. «Abbiamo già risposto con un comunicato – dice Alessandra Paolini, l’avvocato del Cda – e per noi la questione si chiude qui. Non intendiamo parlarne più».

Il presidente si leva anche qualche sassolino dalle scarpe: «Noi siamo qui a titolo gratuito, facciamo tutti un altro lavoro (lui e Cecilia Bambagini sono architetti, Corina è designer, Paolini avvocato e Mecacci dentista, ndr). Con questa operazione risparmiamo quasi 14 mila euro nella gestione dei due musei, soldi che verranno usati per altre iniziative. E, da poco, abbiamo vinto un bando da 500mila euro, con il Pnrr, per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Insomma, lo dico soprattutto al consigliere Carlo De Martis, non siamo così male».

Gestione dei musei, le cifre

Queste le cifre nel dettaglio. Snocciolate dal presidente Giovanni Tombari e certificate dal commercialista Federico Moscatelli, presente, presidente del collegio dei sindaci revisori.

Federico Moscatelli
Federico Moscatelli

Museo collezione Gianfranco Luzzetti, Polo culturale Le Clarisse:

  • consuntivo 2022, Clan: 39.096 euro (23.940 euro di quota fissa + 15.156 euro di percentuale sulla vendita dei biglietti);
  • previsionale 2023, Clan: 40.340 euro (23.940 euro di quota fissa + 16.400 euro di percentuale sulla vendita dei biglietti);
  • previsionale 2023, PromoCultura: 28.000 euro (parte fissa, nessuna percentuale sulla vendita dei biglietti; incassi da eventi straordinari – ad esempio, laboratori –: 40% a Fondazione Grosseto Cultura, 60% a PromoCultura; 100 ore gratuite per aperture straordinarie).

Museo di storia naturale della Maremma:

  • consuntivo 2022, Le Orme/Silva: 40.165 euro (25.220 euro di quota fissa + 14.945 euro di percentuale sulla vendita dei biglietti);
  • previsionale 2023, Le Orme/Silva: 37.436 euro (24.006 euro di quota fissa + 13.430 di percentuale sulla vendita dei biglietti);
  • previsionale 2023. Rama/MaremMagica: 35.540 euro (parte fissa: 27.000 euro per servizi, 6.000 euro per il noleggio del totem, 1.000 euro per l’assistente telefonico; nessuna percentuale sulla vendita di biglietti; incassi da eventi straordinari, ad esempio, laboratori -: 40% a Fondazione Grosseto Cultura, 60% a Rama/MaremMagica).

Nuovi gestori dei musei, Promocultura

PromoCultura, che è già insediata alle Clarisse, è una cooperativa di servizi culturali, con sede a Empoli, che opera dal 1998 nel campo della gestione e valorizzazione dei beni culturali e librari e nella promozione della lettura. Ha acquisito una particolare specializzazione nella gestione di “Musei di rilevanza regionale”, qualifica con la quale attualmente sono accreditate entrambe le strutture museali di Fondazione Grosseto Cultura.

In ambito museale cura servizi di biglietteria, accoglienza e didattica in alcuni dei principali musei dell’Empolese Valdelsa come il Museo Leonardiano di Vinci e il Museo di Montelupo Fiorentino, oltre a realtà di rilevanza regionale come il Cassero per la scultura del Novecento di Montevarchi. Partecipa a progetti di ricerca universitari e collabora a progetti europei. A Grosseto gestisce dal 2019 il Museo archeologico e d’arte della Maremma. E la biblioteca di Massa Marittima.

PromoCultura ha presentato un progetto molto articolaro per il Museo Collezione Gianfranco Luzzetti. L’elemento chiave sarà la riconoscibilità del personale in servizio, con divise e cartellini indicanti il nominativo e le lingue straniere parlate (almeno una come requisito minimo).  

In merito alla progettazione di iniziative, PromoCultura propone vari format: attività per famiglie con “@Museo si sta bene” (“attività creative che stimolino i bambini e i loro accompagnatori a mettersi in gioco”), percorsi per i cittadini disabili (con tecniche e itinerari tattili-sensoriali); attività per pubblici speciali con percorsi per i cittadini più anziani, percorsi rivolti ai malati di Alzheimer; attività per tutti, trasformando il museo in “Piazza dei saperi” come luogo di incontri, di socializzazione e di informazione, ad esempio con “Feste a tema” nelle principali ricorrenze (Natale, Carnevale, Halloween), letture animate, spettacoli, laboratori e mostre-mercato tematiche, “Domeniche al museo”,  “Campus al museo” e “Un museo piccolo piccolo” per accompagnare i bambini fino a 5 anni al primo contatto fisico con il colore, i materiali pittorici e i supporti artistici.

Nuovi gestori dei musei, MaremMagica

MaremMagica è una società “al femminile” di servizi turistici e culturali che opera dal 1991 “promuovendo e valorizzando il territorio della Maremma Toscana nei circuiti turistici nazionali ed esteri”. È specializzata in visite guidate, escursioni naturalistiche e speleologiche, gestione di centri visita e uffici di accoglienza e informazione turistica, educazione ambientale, docenze in corsi di qualifica professionale nel settore naturalistico, storico e turistico.

Negli anni ha lavorato per numerosi soggetti pubblici e privati, tra cui la Riserva naturale regionale Diaccia Botrona, il Parco della Maremma, l’Azienda di promozione turistica della Provincia di Grosseto, il Comune di Castiglione, Sei Toscana, Acquedotto del Fiora, Comune di Grosseto, ufficio Aree protette e Biodiversità della Provincia di Grosseto, Comune di Manciano (Museo di preistoria  della Valle del Fiora,  Museo archeologico di Saturnia), Comune di Scansano (Museo archeologico e della vite e del vino), Comune di Monte Argentario.

In più di trent’anni di attività professionale ha ideato, organizzato e gestito numerosi eventi culturali e ha collaborato alle riprese dei film “Manuale d’amore 3” di Giovanni Veronesi (a Castiglione della Pescaia e alla Casa Rossa Ximenes) e “Ustica” di Renzo Martinelli (nella riserva naturale Diaccia Botrona e alla Casa Rossa Ximenes). 

MaremMagica propone per il Museo di storia naturale della Maremma “nuove proposte di visita del museo, nuove attività, ampliamento dell’orario di apertura, un calendario di visite guidate gratuite comprendenti la visita del museo abbinata alla visita della città di Grosseto e altre eccellenze del territorio interessato, per aumentare le presenze e la fruizione del museo, valorizzando l’offerta didattica-turistica locale e fidelizzando l’utenza”.

MaremMagica è in grado di legare il museo al territorio, con eventi e visite guidate di ampio respiro o tematiche: gli argomenti possono spaziare dalla botanica alla geologia, visite in lingua inglese e tedesca, mobilità dolce, trekking ed escursioni in bicicletta, fino a visite in grotta con geologo e speleologo abilitato. Il metodo di lavoro prevede di svolgere le attività – oltre all’interno e nel giardino del museo – anche in luoghi del centro storico o nelle sedi scolastiche, in collaborazione con gli insegnanti. 

Nuovi gestori dei musei, Rama

Rama, patrimonio della provincia di Grosseto dal 1913 e proprietaria di circa il 30% di Tiemme, è impegnata nel “creare l’infrastruttura e un ecosistema digitale a favore della mobilità leggera nella provincia di Grosseto”.

Inserendo nella propria rete le attività museali del Museo di storia naturale della Maremma, Rama compie un altro passo verso la “Smart City”. Il progetto della storica società maremmana, infatti, consentirà al museo di portare innovazione attraverso esperienze sempre più smart e altamente tecnologiche a disposizione di tutti, residenti e turisti.

È un percorso di valorizzazione e promozione del territorio che Rama ha iniziato nel 2022 con l’acquisizione di un ettaro di terreno ad Alberese, di fronte al centro visite del Parco della Maremma (che verrà trasformato in un’area di servizi e parcheggio di scambio intermodale), e con il lancio di TagMaremma, WebApp di promozione del territorio il cui profilo Instagram conta, a soli 5 mesi dall’apertura, una community di più di 5.000 follower.

Rama ha presentato un progetto per il Museo di storia naturale della Maremma i cui obiettivi sono la realizzazione di un percorso di digitalizzazione, l’ampliamento dei servizi rivolti alla popolazione grazie all’installazione di una panchina smart e l’identificazione del museo in uno degli hub digitali che consolideranno il percorso verso la Smart City. Il processo di digitalizzazione prevede l’impiego dell’intelligenza artificiale e di servizi per i cittadini a supporto delle attività del museo.

Durante la prima fase di questo percorso è prevista la consegna di un “Totem multimediale” con touch-screen e di un sistema integrabile con il centralino telefonico, entrambi dotati di un’intelligenza artificiale di ultima generazione, in grado di affiancare gli operatori nelle mansioni di front-office e back-office.

Il totem, grazie all’assistente virtuale in grado di interagire con gli utenti, potrà fornire informazioni su servizi ed eventi, dare indicazioni sulle opere presenti nel museo, fissare visite, raccogliere dati, aiutare nell’acquisto del biglietto, mostrare contenuti multimediali e promuovere le attività del museo stesso.

Anche tramite il centralino sarà possibile reperire informazioni su eventi, orari e tariffe, prenotare appuntamenti e visite 24 ore su 24.

La panchina smart invece, oltre ad essere un elemento di arredo urbano, servirà anche come connessione Wi-Fi, come sistema bluetooth per applicazioni multimediali, come punto di ricarica di smartphone, tablet e computer portatili e, in più, incentiverà la mobilità leggera e sostenibile grazie a una postazione di ricarica per monopattini elettrici ed e-bike.


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