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Muore storico avvocato: era nipote di Porciatti

Si è spento all’età di 89 anni, Vittorio Martinelli, storico avvocato e nipote dell’architetto Lorenzo Porciatti. Il ricordo del figlio
A destra Vittorio Martinelli insieme al figlio Lorenzo, a sinistra Giulia Porciatti e in mezzo Pietro Martinelli
Anno 1973, a destra Vittorio Martinelli insieme al figlio Lorenzo, in mezzo Pietro Martinelli e a sinistra Giulia Porciatti

GROSSETO. Vittorio Martinelli, storico avvocato grossetano, è morto la notte del 18 ottobre, all’età di 89 anni.

Oltre ad essere stato un avvocato molto apprezzato, era il nipote dell‘architetto Lorenzo Porciatti, suo nonno materno, uno dei progettisti, fra le altre cose, della ristrutturazione di palazzo Aldobrandeschi, la sede della Provincia.

Vittorio Martinelli Lascia la moglie e i tre figli Lorenzo, Luca e Francesco.

Il ricordo del figlio Lorenzo

Il figlio più piccolo Lorenzo ci teneva a raccontare che tipo di persona  fosse il padre: «Babbo era un gran bella persona – racconta – Lui era nipote di Lorenzo Porciatti, infatti Giulia Porciatti era sua madre».

Una famiglia di avvocati: «Mio nonno, Pietro Martinelli, fu anche lui un grande avvocato penalista – continua – e fu uno dei primi avvocati ad aprire uno studio legale a Grosseto agli inizi del Novecento. Lo studio si trovava in via de’ Calboli.  L’ufficio passò poi nelle mani di mio padre dagli anni Sessanta agli anni Novanta».

L’avvocato Martinelli ha insegnato il mestiere a molti giovani avvocati: Con lui, hanno lavorato diversi professionisti – continua – tra cui  gli avvocati Lorenzo Tozzi e Edoardo Morselli, entrambi deceduti, e il ragionier Dario Pucci, l’unico superstite. In quello studio si sono formati molti nuovi avvocati tra cui Martini e Schembri».

Una persona per bene e dal cuore d’oro: «Nella sua carriera, si è sempre distinto per la sua umanità – dice ancora il figlio – ha difeso spesso persone gratuitamente perché  povere e di campagna. Ha aiutato un sacco di famiglie. Era un galantuomo. Alcuni tutt’ora sanno chi fosse mio padre. Babbo se ne è andato dopo aver vissuto una vita piena ed intensa. Ormai, nell’ultimo periodo, sperava che questo epilogo arrivasse il prima possibile».

Le ragioni della morte

«È stato ricoverato 20 giorni fa, all’ospedale Misericordia per covid – conclude – ma non sono queste le ragioni della sua scomparsa. Negli ultimi giorni ha subito delle complicanze cerebrali e questa notte è venuto a mancare intorno all’una di notte. Non abbiamo potuto vederlo per il discorso covid».

Non si terrà funerale, ma alle 11 di venerdì prossimo, 21 ottobre, ci sarà la cremazione a Sterpeto e chi vorrà ricordare Vittorio potrà farlo dalle 9.30/10 nella sala del commiato.

 

 

 

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