GROSSETO. A 78 anni si è spento all’improvviso Paolo Giannini, lasciando un vuoto incolmabile nel cuore della sua famiglia e dei suoi cari. L’uomo aveva un cuore d’oro: faceva sempre del suo meglio per aiutare tutti, naturalmente sempre con il sorriso sulle labbra.
Paolo era un ragioniere e nella sua vita è stato il direttore della ragioneria del Consorzio agrario di Grosseto e anche maestro del lavoro, un titolo affidato a chi è decorato con la stella al merito del lavoro.
Lascia la figlia di 22 anni Alexandra e la moglie Mariana Monea.
«Ci ha fatto incontrare il destino una domenica pomeriggio da lì ci siamo trovati e mai più separati. Lui amava la vita, le cose belle, i fiori e la pace. Non chiedeva niente di più, per lui bastava che i suoi cari stessero bene e prendeva quello che la vita aveva da donare», così lo ricorda la moglie Mariana. Insieme i due hanno condiviso più di venti anni.
L’ultimo saluto a Paolo
Paolo era un uomo sereno, non amava discutere con nessuno ed era sempre sorridente. Un sorriso che lo ha accompagnato sempre nella sua vita, anche nei momenti più bui. L’uomo era anche un gran lavoratore e se c’era da rimboccarsi le maniche, sia per aiutare che per lavorare, non si tirava mai indietro. Proprio questa sua caratteristica lo ha portato ad essere premiato con una stella al merito del lavoro.
L’uomo è stato anche direttore del reparto della ragioneria del Consorzio agrario di Grosseto. Un ruolo che ha ricoperto sempre con serietà e dedizione al lavoro e, naturalmente, sempre con il suo sorriso.
«Non chiedeva molto alla vita ed era felice con ciò che aveva – dice Mariana – Paolo era un appassionato di giardinaggio e amava i fiori, passava molto tempo a sistemarli e a piantarli».
Per chiunque voglia salutare un ultima volta Paolo la salma è esposta a casa sua a Principina a Terra nella strada provinciale 131 del Poggiale numero 87 fino a giovedì 15 maggio alle 11.30. La famiglia non chiede fiori ma opere di bene.
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Collaboratrice di MaremmaOggi. Amo le bollicine, rigorosamente in metodo classico; il gin e credo che ogni verità meriti di essere raccontata. Non bevo prosecco e non mi piacciono né i prepotenti né le ingiustizie. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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