GROSSETO. A Grosseto non aveva soltanto svolto il servizio come sottufficiale del 4° Stormo. Era anche diventato un volontario del Country Paradise e con la sua simpatia, la sua bontà e il suo gran cuore, aveva conquistato grandi e piccini.
Dopo anni passati alla base dell’Aeronautica militare a Grosseto, lo scorso dicembre Davide Camedda, 43 anni, era riuscito a tornare in Sardegna, dalla sua famiglia. Lunedì 24 febbraio il militare è morto in un tragico incidente in moto.
Lo schianto con un camion del latte
Sottoufficiale dell’Aeronautica in servizio nel poligono militare di Perdasdefogu, Camedda è morto in un incidente lungo la statale 198, all’altezza del bivio per Nurri, nella provincia del Sud Sardegna martedì pomeriggio.
Originario di Cabras, il sottufficiale era in sella alla sua moto quando si è scontrato con un camion del latte. I due mezzi si sarebbero scontrati frontalmente: Camedda è stato sbalzato sull’asfalto ed è morto sul colpo.
Immediata la richiesta di soccorsi e l’arrivo sul posto del 118, anche con l’elisoccorso, ma per il 43enne non c’è stato nulla da fare.
Il ricordo commosso del Country Paradise
A ricordarlo, con un post sulla pagina di facebook e tante foto, è il Country Paradise di Grosseto.
«Il Country Paradise piange un amico, un fratello, un’anima indomabile – scrivono sulla pagina di Facebook dell’associazione – Davide non era solo un volontario, era il cuore pulsante di ogni nostro evento, il mago della cucina, l’uomo che con due pezzi di fortuna e un po’ di ingegno aggiustava il mondo. Con il suo cappello da cowboy, gli occhiali da sole “arancio fotonici” e la musica a tutto volume, trasformava la cucina in un regno tutto suo. Burbero fuori, ma con un’anima generosa fino all’incredibile. Davide non si tirava mai indietro, se poteva aiutarti si sarebbe tolto il pane di bocca, senza mai chiedere nulla in cambio. Abbiamo passato insieme momenti indimenticabili nella meravigliosa famiglia del Country Paradise, dove, nonostante la fatica del lavoro, ci siamo sempre divertiti all’inverosimile. E non possiamo fare a meno di ringraziarti per aver fatto parte di tutto questo, per averci regalato la tua amicizia e per essere stato un esempio di generosità e forza ne siamo profondamente onorati. La tua Sardegna era il tuo sogno, il tuo richiamo, la tua casa. Ed è lì che il destino ti ha portato via, in sella alla tua adorata moto, libero come lo sei sempre stato”.
