GROSSETO. ll problema del lotto D del cimitero di Sterpeto si trascina da anni. Un lotto interrato che non ha pace.
Gli utenti lo segnalarono già ad Andrea Agresti, che era assessore con Alessandro Antichi e, più volte, alla giunta guidata da Emilio Bonifazi. Di recente il problema è stato segnalato ancora alla giunta di Antonfrancesco Vivarelli Colonna.
Ma segnalazione dopo segnalazione, tutto è rimasto come prima: nel lotto D ci piove come in una capanna di paglia in Amazzonia. Da anni.
L’acqua forma pozze a terra, stacca l’intonaco, crea la muffa.
Dopo una serie di tentativi “istituzionali”, con segnalazioni inoltrate in Comune ed a Sistema, la partecipata del Comune che ha in gestione il cimitero, dopo la fusione di tutte le partecipate, compresa la San Lorenzo servizi, che non hanno portato alcun risultato, una serie di utenti, che poi si definiscono utenti, ma sono parenti di defunti che sono in quel lotto, persone che hanno affetti fra quelle mura, ha deciso di scrivere alla nostra redazione.
«Il lotto D di Sterpeto è in condizioni terribili»
«Le condizioni del lotto D del cimitero di Sterpeto sono terribili – dicono – e si trascinano da parecchi anni, nonostante le continue segnalazioni al Comune, alla San Lorenzo prima, a Sistema poi. Crediamo che la civiltà di un popolo si misuri anche dal rispetto che ha per i propri defunti. E qui di rispetto proprio non ce n’è».
Il problema è legato alle infiltrazioni d’acqua dal soffitto, che ormai vanno avanti da parecchi anni.
«L’acqua filtra dal soffitto ogni volta che piove, scivolando lungo le pareti e formando addirittura pozze a terra, sul pavimento. In alcuni casi l’umido arriva fin sulle scale, che diventano pericolose. In tante occasioni qualcuno di noi ha sorretto persone anziane che avevano paura di scivolare».
«Muffa ovunque, serve un intervento risolutivo»
«La muffa ormai è padrona del lotto D, portando cattivo odore e sensazione di insalubrità. Chiediamo un intervento serio, non una toppa, un lavoro che rimetta le cose a posto una volta per tutte».
Al momento, degli 8 lotti interrati, solo uno è stato messo in sicurezza. Ne restano 7, fra cui, appunto, il lotto D. E le manutenzioni straordinarie sono a carico del Comune e non di Sistema, che ha solo la gestione.
Peraltro da quando è stato aperto il forno crematorio, la gestione paga delle “royalties” all’Amministrazione e quei soldi potrebbero essere reinvestiti proprio nei cimiteri.
«Va rifatta tutta l’impermeabilizzazione – spiega l’assessore ai lavori pubblici, Riccardo Ginanneschi – e conosciamo bene il problema, che è vecchio di anni. Stiamo lavorando per risolverlo, insieme a Sistema. Faremo di tutto per alleviare questo disagio in tempi ragionevolmente brevi».
nasce dall’idea di Guido Fiorini e Francesca Gori
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