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Morto nella vigna: è stato un malore

Il trentaseienne non aveva segni di traumi addosso: la comunità marocchina attende il via libera per il rimpatrio della salma
Mustapha Chakroun

GAVORRANO. Sarebbe stato un malore a uccidere Mustapha Chakroun, il 36enne di origini marocchine che si è sentito male mentre era con un connazionale, titolare di un’impresa che si occupa della pulizia dei boschi, in una vigna a Gavorrano. 

Nessun trauma addosso all’uomo

L’autopsia, che c’è stata lunedì 23 maggio all’obitorio dell’ospedale Misericordia dove è arrivata la salma del trentaseienne da quello di Massa Marittima, ha rilevato infatti che addosso all’uomo non sono stati trovati segni di traumi

Sarà la relazione del medico legale che sarà depositata nelle mani del sostituto procuratore Giampaolo Melchionna, a dire cosa abbia ucciso il trentaseienne, anche se la prima ipotesi (e anche quella più convincente) sarebbe quella del malore. 

Chakroun era nato a El Borouji, in Marocco, ma viveva a Follonica. Soltanto un mese fa aveva ottenuto il permesso di soggiorno. Mercoledì 18 maggio era  nella vigna di un’importante azienda agricola, insieme a un suo connazionale, quando si è sentito male. 

L’uomo, quando ha visto che i soccorsi facevano fatica ad arrivare fin al luogo in cui il trentaseienne si era sentito male, lo ha caricato sull’auto e lo ha portato incontro all’ambulanza. All’incrocio tra la Castellaccia e Gavorrano, la corsa dell’auto è finita. Ma è finita anche la vita del trentaseienne. 

I carabinieri, che stanno svolgendo le indagini coordinate dal pm Melchionna, dovranno stabilire se Chakroun fosse a Poggio Pelliccia per lavorare o se fosse andato fin lassù per altri motivi. 

 

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