Michela, salvata dalla prevenzione oncologica Asl | MaremmaOggi Skip to content

Michela, salvata dalla prevenzione oncologica Asl

Michela, in questo mese della prevenzione, invita tutte le donne a sottoporsi ad esami come hpv o pap test, che spesso si dimostrano “salvavita”
Michela, salvata dalla prevenzione

GROSSETO. «Alla fine della scorsa estate mi è arrivata a casa la lettera per fare l’Hpv test» racconta Michela, 49enne di Grosseto, mamma di due figli.

Il test è uno degli esami di screening che Regione e Asl mettono gratuitamente a disposizione delle donne a partire dai 25 anni, dando la possibilità di potersi controllare periodicamente senza dover pagare qualcosa.

«Purtroppo – continua Michela – il risultato è stato positivo alla presenza dell’Hpv, quindi del papilloma virus, e così anche il Pap test che mi hanno fatto appena dopo. Sono stata subito presa in carico dal Centro screening del Misericordia e in tempi brevissimi ho fatto una colposcopia con biopsia. Dall’esame istologico è emersa una displasia, cosa che non vorresti mai sentire nella vita, ma non mi sono persa d’animo».

Infatti è stata prontamente seguita da tutti i professionisti del centro «che hanno dimostrato grande competenza ed estrema gentilezza – precisa Michela – facendomi coraggio a ogni step del percorso. Ho dovuto quindi subire un piccolo intervento, effettuato dalla dottoressa Laura Rossi. La ringrazio infinitamente per la cura e l’attenzione avuta nei miei riguardi, è andato tutto molto bene».

Adesso Michela sarà seguita con controlli periodici per cinque anni. Lo screening la ha indubbiamente salvata per tempo, infatti racconta: «Se non lo avessi fatto e se per qualunque motivo avessi aspettato, senza dubbio la displasia sarebbe evoluta in neoplasia quindi in una forma tumorale molto più grave. Nel giro di meno di tre mesi ho toccato il fondo e sono riemersa più forte di prima, questo è stato possibile grazie alla diagnosi precoce attraverso lo screening, alla professionalità del personale del centro di Grosseto e in particolare della dottoressa Rossi che lo dirige. Mi appello a tutte le donne, fate lo screening, è importantissimo, a me ha salvato la vita”.

Gennaio mese della prevenzione

Gennaio è il mese dedicato alla prevenzione dei tumori al collo dell’utero, un’occasione per ricordare la possibilità che il Sistema Sanitario Nazionale mette a disposizione delle donne per avere un monitoraggio costante e sicuro della propria salute.

Basterà solo presentarsi all’appuntamento che propone l’Azienda sanitaria secondo un calendario temporale prestabilito. Un sistema completamente gratuito per tutte le donne dai 25 fino ai 64 anni.
Il pap test, dedicato alle ragazze tra i 25 e 33 anni, deve essere ripetuto ogni 3 anni, mentre l’hpv test (nella fascia 34-64 anni), volto alla ricerca del papilloma virus, ogni 5 anni.

Non tutte le donne che contraggono il papilloma virus sviluppano il tumore, tuttavia studi scientifici hanno ampiamente dimostrato che questo virus può, in una elevato numero di casi, determinare l’insorgenza del tumore al collo dell’utero.

L’importanza della prevenzione

La prevenzione e quindi una diagnosi precoce giocano un ruolo fondamentale, soprattutto perchè questo tipo di malattia è prevalentemente asintomatica, non manifesta quindi particolari sintomi, e può interessare ogni età.
Il rispetto del calendario delle visite programmate dall’Azienda sanitaria è l’elemento chiave per la salute della cervice uterina. Qualora una donna non possa presentarsi all’appuntamento o si renda conto che non è stata chiamata nel periodo previsto, può prendere contatti con con la segreteria screening dell’Area provinciale di residenza.

I riferimenti da tenere per quanto riguarda la provincia di Grosseto sono quelli del Centro screening, raggiungibile per appuntamenti o per informazioni tramite telefono chiamando il numero 0564 486486, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13.

In alternativa, inviare una mail a screening@usl9.toscana.it.

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