GROSSETO. Prima piazza Dante, ora il parco di via Giotto. Il comitato “Grosseto aria pulita” si riunisce e accumula pubblico. E pensa alla class action per chiedere i danni in sede civile.
Matteo Della Negra apre il dibattito, che dalle 21 fino le 22 abbondanti vede accumularsi persone. C’è chi sapeva dell’incontro, c’è chi è stato più o meno puntuale, ma c’è anche chi passava di lì per caso e si è fermato perché ha sentito parlare proprio di quegli odoracci che in settimana, a giorni alterni, a seconda del vento, lo hanno costretto a chiudere le finestre di casa.
Della Negra apre il dibattito entrando subito nell’argomento: «Non vi vergognate a segnalare alle autorità i problemi -avverte – è giusto che tutti sappiano e che si effettuino i dovuti controlli, che ad oggi non sappiamo però bene quali esiti abbiano dato».
I cattivi odori che attanagliano Grosseto
«La nostra città ha non molto lontano 8 impianti a biogas, che abbiamo calcolato possono avere una capacità di emissione tra le 700 e le 900 tonnellate di gas di scarico ogni 24 ore – afferma Della Negra – Praticamente come se avessimo un’industria. Nell’industria però le emissioni sono più controllate, qua non sappiano né cosa respiriamo, né quanto ne respiriamo».
Sembra che il principale imputato dei cattivi odori avvertiti nei giorni scorsi nei quartieri di Gorarella e Barbanella, sia il depuratore.
«I cattivi odori stanno continuando ad essere fortemente avvertiti in diverse zone della città, abbiamo appurato che intorno al depuratore spesso non gira una bella aria – dice Dalla Negra – Già nel 2019 raccogliemmo firme per portare in Comune una petizione: i cittadini denunciavano malesseri fisici, ma il tavolo convocato non ha avuto seguito. E anche adesso dall’assessora Petrucci non abbiamo riscontri sulla questione dei miasmi».
Dalla Negra invita i cittadini a fare il possibile in loro potere. «Invito a fare esposti a polizia municipale e procura. Ricordo testimonianze di medici e tecnici del Misericordia che dicevano di dover correre a chiudere le finestre per non far entrare dentro le stanze certi odori. Alcuni commercianti in più zone della città hanno avuto problemi ad avere i clienti seduti fuori con l’aria puzzolente che girava».
La class action
Dalla Negra, quasi a termine del suo intervento, solleva alcuni interrogativi e fa un punto sulla situazione. «Quello che ancora non sappiamo è quanto materiale agli impianti di biogas arriva anche da fuori, e che tipo di materiale sia. Dove si deposita quello che respiriamo? – chiede – Che effetti ha?».
«Io per questa mia attività di protesta ho ricevuto 4 querele – ricorda – Tre archiviate diritto di critica e la quarta sta andando nella medesima direzione, ma sono comunque fastidi che ti portano a dover frequentare tribunali, perdere tempo e anche qualche soldo. L’Istat scrive che il 50% dei reati ambientali va in prescrizione, e dell’altra metà, nel 98% di casi il responsabile del reato ambientale paga solo un’ammenda. Praticamente la maggior parte dei reati non arrivano a sentenza davanti al giudice».
Qualche mano si alza dalle persone che si erano disposte a cerchio anche per ascoltarsi a vicenda, qualcuno entra nel cerchio e dice la sua, porta la sua testimonianza, chiede come potrà continuare l’attività del comitato “Grosseto aria pulita”, che nel frattempo sta raccogliendo contatti a margine dell’incontro.
Le ultime parole, terminate in un applauso generale, sono quelle di Della Negra che chiude con una proposta per il futuro: «Stiamo prendendo i contatti di tutti gli interessati. Ci risentiremo a breve. La proposta che parte da qui stasera è di imbastire tutti insieme una class action in sede civile con richiesta di risarcimento danni. Lo hanno fatto a Follonica contro l’inceneritore e alla fine sono stati messi i sigilli».
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Nato a Grosseto, pare abbia scelto quasi da subito di fare l’astronauta, poi qualcosa deve essere cambiato. Pallino fisso, invece, è sempre rimasto quello della scrittura. In redazione mi hanno offerto una sedia che a volte assomiglia all’Apollo 11. Qui scrivo, e scopro. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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