GROSSETO. I miasmi in città ormai sono all’ordine del giorno e sono sempre di più i cittadini che vivono il disagio creato da questa situazione. Un disagio su cui anche la politica ha iniziato a lavorare, sia l’opposizione, come Giacomo Gori del Movimento 5 stelle e Carlo De Martis di “Grosseto città aperta”, e anche la maggioranza. Come ha fatto il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna: il primo cittadino già nel 2021 aveva firmato un protocollo con gli 8 impianti di biomasse intorno alla città.
«Ho chiesto un riesame urgente delle autorizzazioni degli impianti a biogas affinché siano individuate soluzioni concrete per eliminare o ridurre sensibilmente l’emissione di odori molesti e tutelare la salute e il benessere della popolazione grossetana. La Regione deve prenderne atto». Così il sindaco annuncia di aver mandato una missiva al presidente della Regione Eugenio Giani e agli assessori alle attività produttive Leonardo Marras e all’assessore all’ambiente Monia Monni.
Il sindaco: «Serve unità per eliminare il problema»
La missiva inviata dal sindaco non è la prima, anzi più volte ha interpellato la Regione per la soluzione del problema, visto che c’è un vuoto normativo regionale per la regolamentazione dei cattivi odori in città.
«Ho portato negli uffici di competenza la voce di centinaia di cittadini che hanno rivolto a me le loro segnalazioni di disagio per gli odori nauseabondi che compromettono il benessere delle persone e l’ambiente – dice il sindaco – L’amministrazione comunale ha già attivato iniziative per fronteggiare il problema, tra cui un protocollo volontario con gli 8 impianti intorno alla città, siglato nel 2021. Ma, nonostante gli sforzi, la situazione non ha mostrato segnali di miglioramento. E visto che non è mai stata mia intenzione voltarmi dall’altra parte e far finta di non vedere i problemi, intendo porre fine a questa situazione e invito la Regione a fare il proprio dovere».
Non solo per il sindaco, ma anche per tutte le forze politiche della città questa problematica è molto sentita. Per esempio anche Giacomo Gori e Carlo de Martis più volte sono tornati sull’argomento per trovare una soluzione.
«So che anche le opposizioni incalzano su questo. Una volta tanto chiedo loro di fare fronte comune e rivolgere, insieme a me, le loro richieste direttamente all’istituzione che più di ogni altra può risolvere tutto: la Regione – conclude il sindaco – Io ce la sto mettendo tutta e invito chiunque voglia scrivere la parola fine su questa vicenda a lavorare in questa direzione».
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