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Mette l’auto della moglie a disposizione della banda dei furti

Nuovi guai per tre componenti: ecco come hanno fatto per rubare il furgone nella ditta di lavorazione marmo nel Senese
Il blitz alla Rugginosa

GROSSETO. Un’altra tegola è piombata sulla testa di tre componenti della banda dei furti, sgominata la settimana passata dai carabinieri di Grosseto. Per tre di loro, infatti, è stata emessa un’altra ordinanza, questa volta dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Siena Ilaria Cornetti. Perché uno dei furti messi a segno dalla banda, è stato commesso a Rapolano Terme, ai danni di un’azienda di trasformazione del marmo. E per portarlo a termine, uno degli uomini accusati di furto aggravato, avrebbe messo a disposizione degli altri due raggiunti dall’ordinanza, l’auto della moglie

Spray per coprire le telecamere

Sono le 20.54 del 15 febbraio 2022 quando Florin Dodoloi, romeno di 41 anni, telefona a Federico Gianluca Moi, 33enne originario della Sardegna ma residente a Grosseto, dandogli indicazioni su come raggiungere lui e il suo complice, Ilie Iulian Cirlan, 43 anni, a Rapolano Terme. Quando Moi riceve la telefonata, Dodoloi era già in provincia di Siena. 

Tra le 2.33 e le 3.27 del 16 febbraio, da un’azienda del senese, la Sitem, sparisce infatti un Renault Kangoo, che secondo le indagini dei carabinieri è stato poi utilizzato per svaligiare una ditta di motori marini di Scarlino. I tre partono insieme da Grosseto alle 22.19 a bordo della Citroen della moglie Moi e tornano in città alle 5.04 del mattino successivo. 

La telecamera della Sitem aveva ripreso due uomini incappucciati che si stavano avvicinando al Renault Kangoo parcheggiato nel piazzale del capannone. Per farlo, avevano coperto con lo spray le telecamere di videosorveglianza della ditta per disattivarle. 

Il Kangoo, come successo prima con altri mezzi rubati dalla banda, era stato parcheggiato a Campagnatico. Lì Toluntan, altro componente della banda, era tornato a riprenderlo il 18 febbraio: dopo aver recuperato Cirlan e Dodoloi, i tre sarebbero arrivati fino a Scarlino per rubare motori nautici e un Iveco, prima di tornare a parcheggiare i due mezzi a Camagnatico. 

Mezzi che poi erano stati trovati dai carabinieri che stavano indagando sulla scia di furti messi a segno. 

La decisione della giudice

Indagati per aver commesso altri 21 furti nell’arco di due mesi, Cirlan e Dodoloi sono in carcere. Nei loro confronti è stata emessa, anche per il furto commesso a Rapolano Terme, una nuova ordinanza. La giudice Ilaria Cornetti ha disposto la custodia cautelare in carcere. 

Moi invece è all’obbligo di dimora con il divieto di uscire dalle 20 alle 7: al trentatreenne è contestato solo il concorso nel furto ai danni dell’azienda di Rapolano Terme. 

 

 

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