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Un mega albergo alle porte di Marina di Grosseto

Carlo De Martis: «Prevista una struttura da 10mila mq nell’ex area logistica del Baccarini, sulle Collacchie»
Carlo De Martis: «Prevista una struttura da 10mila mq nell'ex area logistica del Baccarini, sulle Collacchie»
L’area militare sulle Collacchie

GROSSETO. Una mega struttura turistica-ricettiva da edificarsi su 10.000 metri quadri all’interno di un’area di 70.000 metri quadri a ridosso della pineta di Marina di Grosseto, lungo la strada delle Collacchie, precisamente dentro l’area militare un tempo dedicata alla logistica dell’aeroporto Baccarini, oggi in disuso.

È il progetto caldeggiato dal ministero della Difesa e recepito dal Comune di Grosseto – dice Carlo De Martis, di Grosseto città aperta – che «andrà a stravolgere l’intero assetto turistico e paesaggistico dell’area. Forse per qualche investitore potrebbe essere l’occasione per una legittima operazione speculativa, ma rispetto alle ricadute per il territorio è lecito nutrire più di una perplessità. Una struttura ricettiva sul mare può avere l’ambizione di lavorare otto-dieci mesi all’anno, ma in quella zona, più vicina alle Strillaie che al mare, è un’ipotesi poco credibile. Il che significa puntare su una stagione breve con contratti di lavoro precario di tre-quattro mesi. Cosa che non porterebbe alcun valore aggiunto né in termini occupazionali né in quelli economici».

«A Marina, e più in generale a Grosseto, serve occupazione vera: stabile e di qualità, anche in termini reddituali. Serve lavoro buono, e lo si fa non improvvisando ma pianificando insieme a tutti gli attori socio-economici».

Un protocollo per recuperare un’area in disuso

L’operazione in questione è compresa nel cosiddetto Protocollo Pinotti, siglato nel 2016 da Ministero della Difesa, Agenzia del Demanio e Comune di Grosseto con la finalità, condivisibile, di dismettere tutto quel gigantesco patrimonio immobiliare non più necessario agli usi militari e valorizzarlo per lo sviluppo del territorio.

«E già dunque stupisce che agli incontri abbiano partecipato esclusivamente gli assessori ai lavori pubblici ed all’urbanistica, nell’assenza invece dell’assessore al turismo, come se la realizzazione di una struttura ricettiva di tale portata non dovesse essere oggetto di una, preliminare, pianificazione turistica».

«Perché, lo ripetiamo, stiamo parlando di un intervento edificatorio di tutto rispetto. Per intendersi, un’edificazione di 10.000 metri quadrati è il doppio di Villa Pizzetti, oppure il doppio dell’hotel Terme Marine Leopoldo II. È indicativo anche il raffronto con le ex colonie Bodoni e Saragat, sempre a Marina, dove presto sorgerà una struttura alberghiera fronte mare con un’offerta di 300 camere. Ecco, gli edifici che costituiscono le due ex colonie non arrivano a 3.000 metri quadri».

«Per non parlare dell’area sulla quale sorgerà questo maxi albergo. L’ipotesi originaria è di 70.000 metri quadri, ma pare si stia ragionando su un ulteriore ampliamento e la superficie utile potrebbe lievitare fino poco meno di venti ettari. Per capirsi, è la dimensione del nucleo storico di Marina di Grosseto, tra Villa Gaia ed il Fossino. In altre parole, una nuova Marina alle spalle di Marina».

L’operazione è già sul binario del Piano strutturale. La relativa scheda venne approvata da Vivarelli Colonna e dalla  maggioranza, su proposta dell’assessore all’urbanistica, nel consiglio comunale del 5 agosto 2021  ed oggi è destinata all’esame della conferenza di copianificazione in Regione. Si tratta esattamente della scheda n. 81, formalmente recante una destinazione “produttiva / opificio-logistica”, ma solo per un mero refuso che, come confermato dagli uffici, sarà emendato con la destinazione corretta: complesso turistico-ricettivo, per l’appunto.

«Risulta allora francamente incredibile che un tema così di così grande importanza e complessità sia ancora misconosciuto ai più e, su di esso, ad oggi non sia stata aperta una discussione pubblica: con le categorie economiche, con i sindacati, con gli operatori di settore, con i cittadini». 

L’assessore Rossi: «Solo una richiesta dell’Aeronautica, stiamo valutando»

L’assessore all’urbanistica, Fabrizio Rossi, spiega che, al momento, siamo alla richiesta da parte dell’Aeronautica. E che niente è stato deciso.

«Quell’area è di loro proprietà e hanno un progetto. Hanno presentato l’ipotesi, per recuperare spazi e volumi che, altrimenti, sarebbero lasciati nel degrado. Al momento, però, è presto per dire cosa succederà, valuteremo il progetto così come faremo per gli altri».

L'area interessata
L’area interessata

 

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