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Maxi sequestro di ricci di mare

Sorpresi in tre con 1.600 esemplari ancora vivi: rimessi in mare 65 chili, erano destinati al mercato del pesce pugliese. Multe per 6.000 euro
I ricci di mare

FOLLONICA. I militari della guardia di finanza di Follonica, nel corso di un servizio notturno di controllo sul litorale di Pratoranieri, hanno individuato 3 persone in possesso di circa 65 chilogrammi di ricci di mare, per la maggior parte pescati di frodo.
I tre sono stati  sorpresi mentre, in piena notte, caricavano sull’auto due vasche nelle quali erano stipati oltre 1.600 esemplari ancora vivi. Nel bagagliaio era contenuta anche l’attrezzatura per la pesca subacquea utilizzata per la raccolta in mare dei ricci.

Scatta la maximulta

La pesca dell’Echinoidea, comunemente detto riccio di mare, è rigorosamente regolamentata sia riguardo al periodo di pesca che alla quantità di raccolta consentita, che non può superare i 50 esemplari a persona, ben inferiore quindi al quantitativo rinvenuto in possesso dei tre pescatori.
Il pescato illecito era destinato al mercato pugliese dove avrebbe fruttato un guadagno in nero di circa 2.000 euro.
I ricci sono stati immediatamente sequestrati e subito rigettati in mare insieme alla guardia costiera, scongiurando ulteriori danni al delicato ecosistema della costa e contribuendo alla ripopolazione delle colonie marine.
Ai responsabili della pesca di frodo, oltre al sequestro delle attrezzature da pesca, sono state contestate sanzioni amministrative per un totale di 6.000 euro.

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