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Rubata 50 anni fa, la Madonna torna a Scansano

Trafugata nel 1971, è passata per Londra e poi per un collezionista Canada. Poi il ritorno a Roma, al Quirinale. E, infine, a Scansano
La Madonna con l’uccellino, attribuita alla bottega dei Della Robbia

SCANSANO. Certi amori non finiscono, fanno giri immensi, ma poi ritornano. Ma la Madonna con l’uccellino, preziosa terracotta invetriata attribuita alla bottega dei Della Robbia, siamo fra la fine del XV secolo e l’inizio del XVI secolo, per tornare nella chiesa parrocchiale di Scansano ci ha messo 50 anni. Era il 1971 quando il parroco di allora, don Francesco Mascalzi, denunciò la sparizione, o meglio il furto, ai carabinieri. Che hanno ritrovato la terracotta nel 2019 e oggi, domenica 19, la meravigliosa opera è tornata a Scansano, al centro dell’altare della chiesa parrocchiale.

In mezzo, però, è successo di tutto.

La lunga ricerca, dal Canada e poi a Roma

Don Francesco ebbe la buona idea di fornire ai carabinieri la foto dell’opera che fu prima inserita nel bollettino delle opere da ricercare. E poi, alla fine del secolo scorso, digitalizzata, nella Banca dati dei beni cercati dal Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, conosciuto come Tpc.

L’opera, presa chissà da chi, ricompare a Londra nel 2011, in una casa d’aste. Ma sparisce prima che il Tpc arrivi. E ricompare, due anni dopo, in una galleria d’arte negli Usa. Qui la compra un collezionista canadese per 340mila dollari. In assoluta buona fede. Ma alcuni segni dimostrano, in modo chiaro, che si tratta della Madonna sparita a Scansano.

Dopo un paio di abboccamenti non andati a buon fine nel 2016, grazie anche al lavoro dell’Ambasciata Italiana in Canada, iniziano trattative con il collezionista. Che, però, non portano a nulla.

Nel 2018 serve l’intervento del giudice che, su denuncia contro ignoti per esportazione illecita presentata alla procura di Lucca dal nucleo Tpc di Firenze, ordina la confisca dell’opera, con rogatoria internazionale.

Ma non è ancora finita, perché la rogatoria internazionale, come spesso accade, si impantana nei meandri della burocrazia. Ripartono così le trattative con i parenti del collezionista che, nel frattempo, muore.

Alla fine la famiglia canadese si arrende e, nell’aprile del 2019, l’opera torna in Italia. Sempre nel 2019 viene esposta al Quirinale nella mostra, inaugurata da Mattarella, intitolata “L’arte di salvare l’arte. Frammenti di storia d’Italia” realizzata in occasione del 50° anniversario dell’istituzione dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale.

Alla fine, 50 anni dopo esatti, ecco il ritorno dell’opera a Scansano, alla presenza del vescovo Giovanni Roncari e delle massime autorità civili e militari.

Il vescovo Roncari a Scansano e la Madonna sull'altare
Il vescovo Roncari a Scansano e la Madonna sull’altare

E stavolta il parroco, don Emanuele Bossini, dopo averla accolta di nuovo nella sua chiesa ha messo anche l’allarme.

 

 

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