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Lupi in paese, ora scatta l’allarme

La passeggiata indisturbata a Castiglione di un canide e lo sbranamento di una pecora a Buriano, hanno riacceso le polemiche. Pastorelli: «Abbiamo chiesto al governo risposte certe»
Pecore attaccate dai lupi
Pecore attaccate dai lupi

CASTIGLIONE DELLA PESCAIA. L’attacco dei lupi a una pecora a Buriano e soprattutto la “passeggiata” in pieno centro di un canide indisturbato a Castiglione della Pescaia, dell’altro giorno, ha riacceso i riflettori su un problema che non si è mai sopito: l’arrivo nei centri abitati di animali selvatici e degli attacchi alle greggi.

Ad interessarsi del lupo, apparso anche in un video, sono le Gav, le guardie ambientali che lavorano in convenzione con il Comune.

«Stiamo monitorando la situazione da giorni – ha detto Sandro Pilozzi – e quel lupo era stato già visto aggirarsi a Rocchette e Capezzolo. È un bell’esemplare, giovane, e soprattutto sembra non aver paura. Serve la massima attenzione».

Anche perchè trovarsi di fronte un animale del genere non è una bella sensazione. Soprattutto se ci sono altri animali, cani in particolare, di piccola taglia: il consiglio è di portarli sempre al guinzaglio, per non avere brutte sorprese.

Pastorelli: «Il governo ci deve dare risposte»

Mirella Pastorelli, presidente comitato pastori d’Italia

Chi da anni combatte contro le predazioni dei lupi è Mirella Pastorelli, presidente del comitato pastori d’Italia: «La situazione è difficile – dice Pastorelli – e non possiamo abbassare la guardia su un problema che sta mettendo a rischio numerose aziende. Proprio ieri a Sorano l’allevatore Lorello Biondi ha subito l’ennesimo attacco al suo gregge, e dall’inizio dell’anno ha già perso 18 pecore. E’ insostenibile, anche perché oltre alla paura diventa impossibile difendersi e per tante persone è il lavoro di una vita».

Le richieste dell’associazione al governo

«Con il comitato e le 9 regioni interessate – ha spiegato ancora Pastorelli – siamo stati ricevuti al Ministero, presente anche il ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida, e abbiamo avanzato le nostre richieste».

In particolare il comitato dei pastori vuole un tavolo permanente che s’interessi della questione; che gli indennizzi riguardante le predazioni, coprano il 100% dei danni subiti e non solo una parte; e infine, quello che preoccupa maggiormente, è il contenimento di queste specie nei territori.

«Con le predazioni incontrollate – ha sottolineato Pastorelli – si sta distruggendo un patrimonio. E il lavoro di intere famiglie e di una filiera economica importantissima. Servono risposte. Immediate».      

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