MONTENERO D’ORCIA. Frantoio Franci, eccellenza toscana della produzione di olio extravergine di oliva, celebra un nuovo straordinario traguardo: per il sesto anno consecutivo è stato inserito nella prestigiosa Hall of Fame di Flos Olei, la guida internazionale più autorevole del settore. Questo riconoscimento, riservato alle aziende che raggiungono il punteggio massimo di 100/100, conferma la costante ricerca della qualità che caratterizza l’attività del frantoio.
Una lunga serie di riconoscimenti per il Frantoio Franci
La storia di Frantoio Franci in Flos Olei inizia nel 2002, con il titolo di Miglior Olio dell’Anno. Dal 2020, l’azienda ha iniziato a ottenere il punteggio perfetto, consolidando la sua posizione come leader indiscusso nel panorama olivicolo mondiale. Da allora Frantoio Franci è riuscito a raggiungere, ineguagliato, il record assoluto di vittorie, con 18 presenze nella Hall of Fame della guida e il conseguimento di premi speciali della Top20.
Un traguardo unico al mondo, che celebra la costanza e la coerenza di Franci nella ricerca dell’eccellenza: un percorso tenace e determinato il cui valore è oggi apprezzato a livello mondiale.
«Il riconoscimento di Flos Olei – spiega Giorgio Franci, titolare del Frantoio Franci – premia anni di dedizione, innovazione e amore per la nostra terra. La nostra missione è sempre stata chiara: creare un extravergine d’eccellenza, capace di raccontare la storia e il territorio unico di Montenero d’Orcia. Assaggio dopo assaggio, nel corso degli anni abbiamo appreso e fatto nostro il concetto di olio sartoriale, ovvero un condimento che deve calzare a pennello, proprio come un guanto, come un completo da sera cucito su misura da un sarto esperto, capace di valorizzare i punti forti di chi lo indossa».
Un olio «sartoriale» dal 1958
Frantoio Franci affonda le sue radici nel 1958, quando Franco e Fernando Franci, rispettivamente padre e zio dell’attuale titolare, acquistano l’oliveto Villa Magra e trasformano un antico fienile in frantoio.
Negli anni ’90, Giorgio Franci, spinto da una passione crescente, avvia una vera e propria rivoluzione nella produzione, introducendo innovazioni che hanno portato alla nascita di oli iconici come il “Villa Magra Grand Cru”. Oggi l’azienda produce oltre 20 etichette distribuite in più di 40 Paesi, continuando a sperimentare e innovare, ma restando sempre fedele ai valori che hanno reso grande il nome Franci: qualità, sostenibilità e rispetto per il territorio. Con l’ampliamento della struttura e l’installazione di una nuova linea di lavorazione, Frantoio Franci guarda al futuro con ambizione e visione.
L’uscita della nuova edizione di Flos Olei 2025 rappresenta un traguardo speciale non solo per Frantoio Franci ma per la guida stessa che compie 25 anni. Nata dal progetto di Marco Oreggia e Laura Marinelli, Flos Olei è da sempre alla ricerca dell’eccellenza assoluta e rappresenta in modo coeso il meglio della produzione olivicola nazionale e internazionale.
Frantoio Franci oggi: i progetti
«Abbiamo appena ultimato l’ampliamento della nostra struttura – spiega Giorgio Franci – iniziato nel 2020, per circa 2500 metri quari. I nuovi spazi sono attualmente a nostra disposizione per continuare a lavorare in modo ancora più efficiente e performante, grazie soprattutto all’installazione della nuova linea 4.0 per la lavorazione delle olive, inaugurata quest’anno con la raccolta 2024. Inoltre è stata anche completata la nuova terrazza panoramica a 360° su Maremma, Monte Amiata e Val d’Orcia. Oltre a questo avevamo già approntato un nuovo deposito, un magazzino e l’area di imbottigliamento e messo a dimora oltre 15mila olivi, utilizzando varietà tipiche toscane, Maurino e Leccio del Corno, che si prestano ad innovativi sistemi di produzione, permettendoci dunque di sperimentare in sistema superintensivo».
«Da queste piante – prosegue Franci nel 2023 abbiamo prodotto i primi 500 chili di olio dal profilo fresco ed elegante che ci ha entusiasmato ed ha trovato continuità nella raccolta 2024». In parallelo continuiamo a portare avanti anche modelli di olivicoltura tradizionali: ci prendiamo cura di alcune piante millenarie e di oliveti plurisecolari con sesti d’impianto 12×12, da dove produciamo il nostro Rose, monocultivar di Olivastra Seggianese dalle note di petalo di Rosa; allo stesso tempo, nonostante molti agronomi ed esperti del settore ci avessero consigliato di espiantarli, siamo riusciti a recuperare i danni che la gelata Burian del 2018 aveva causato agli oliveti piantati da mio padre e mio zio, riportandoli in due anni a nuova vita e tornando a produzioni di 80-100 quintali ad ettaro dal 2020 ad oggi».
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